Poste Italiane brilla sul listino milanese. Intorno alle 10:15 le azioni segnano un rialzo dell’1,8% a 6,23 euro, mentre il Ftse Italia Servizi Finanziari scende dello 0,5 per cento.
Le quotazioni sono sostenute dall’annuncio del nuovo accordo di distribuzione con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) a valere sul triennio 2018/20, uno dei punti cardine del nuovo piano industriale in via di definizione.
L’intesa “prevede una remunerazione mista commisurata in parte allo stock dei prodotti del risparmio postale (libretti e buoni) e in parte ai flussi annui di sottoscrizione dei buoni. La remunerazione in favore di Poste Italiane è collegata al raggiungimento di obiettivi annuali di raccolta netta. A fronte del raggiungimento di tali obiettivi, è prevista, nel triennio 2018/20, una remunerazione annua in favore di Poste Italiane compresa tra un minimo di 1,55 miliardi e un massimo di 1,85 miliardi”.
Il titolo è supportato anche dai giudizi positivi degli analisti sull’operazione, tra cui Mediobanca che ha confermato il giudizio ‘outperfom’ con target price a 8 euro, Banca Akros e Kepler Chevreux che hanno mantenuto la raccomandazione ‘buy’ con target price rispettivamente di 7,10 euro e 7,50 euro, e Banca Imi che ha tenuto il giudizio ‘add’ con prezzo obiettivo di 7,50 euro.