Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute in calo del 3% a 22.094 punti, penalizzato prevalentemente dalle vendite che hanno colpito il settore bancario. A livello internazionale, l’ottava è stata caratterizzata principalmente dalle riunioni della Fed e della Bce, da cui non sono emerse particolari sorprese.
Tiene meglio rispetto al listino principale l’automotive, con il Ftse Italia Automobili e Componentistiche che ha segnato un -0,4% w/w sostanzialmente in linea al corrispettivo indice europeo (-0,2% w/w).
Tra le big del comparto, bene Fca (+0,9% w/w), tornata in area 15 euro nonostante la flessione delle vendite registrata a novembre sul mercato europeo. Intanto, fonti di stampa hanno ricominciato a parlare di una possibile alleanza con Hyundai per i veicoli ibridi, confermando quanto già anticipato da Sergio Marchionne a inizio mese. Lo scorso venerdì, inoltre, Fitch ha alzato il rating del gruppo a BB da BB- con outlook stabile. Il miglioramento riflette le aspettative dell’agenzia di rating per un free cash flow positivo e sostenibile.
Contengono le perdite Pirelli (-0,6% w/w) e Cnh (-0,6% w/w), con quest’ultima sostenuta anche dalla crescita delle vendite di macchine agricole in nord America registrata a novembre. In calo, invece, Ferrari (-1,8% w/w). Secondo quanto riportato da Bloomberg nel corso dell’ottava, la casa di Maranello punta a incrementare i volumi a 9 mila unità nel 2018, anticipando di un anno rispetto a quanto inizialmente previsto.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, crolla Sogefi (-12,6% w/w), con le vendite che hanno colpito anche Piaggio (-5,1% w/w) e Immsi (-5,% w/w). In netta controtendenza, infine, Pininfarina (+5,5% w/w), per distacco la migliore del comparto.