Mattinata positiva per l’azionario europeo, in scia all’ottimismo per l’approvazione della riforma fiscale statunitense entro Natale. Intorno alle 12:00 scambiano in rialzo Ftse Mib di Milano (+0,6%), il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) mentre il Ftse 100 di Londra è più arretrato a +0,4 per cento.
Nessuno spunto di rilievo dall’agenda macroeconomica, con i dati finali di novembre sull’inflazione dell’Eurozona che hanno confermato le stime preliminari. Il mese scorso l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un incremento dell’1,5% su base annua e dello 0,1% rispetto ad ottobre, mentre l’indice core, al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, è cresciuto dello 0,9 per cento.
Sul Forex l’euro recupera terreno nei confronti del dollaro, riportando il cambio EUR/USD a quota 1,179. In rialzo anche il cross euro/sterlina (0,884) in attesa dell’intervento di oggi pomeriggio del Premier britannico Theresa May, che illustrerà al Parlamento la linea da tenere nella seconda fase di trattative con l’UE per la Brexit.
Fra le materie prime sono ben intonate le quotazioni del petrolio, sostenute anche dal calo, il primo dopo quattro settimane, degli impianti di trivellazione statunitensi. Wti e Brent scambiano rispettivamente a 57,7 e 63,8 dollari al barile, in attesa anche di dettagli sulla riapertura dell’oleodotto Forties. Poco mosso l’oro in area 1.258 dollari l’oncia.
A Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare SAIPEM (+3%), spinta anche dal rialzo del greggio e MONCLER (+2,5%), che ha siglato un accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate italiana per l’accesso all’agevolazione fiscale del Patent Box e ha raggiunto un’intesa sulle verifiche fiscali in corso. Sempre nel settore moda scambia sostanzialmente invariata FERRAGAMO, dopo le perdite di venerdì in scia al profit warning lanciato dalla società. Mediobanca ha ridotto il giudizio sul titolo da neutral ad underperform.
Ben intonate pure EXOR (+1,6%), STM (+1,2%), ENEL (+1,2%) e FCA (+1,5%), che beneficia delle speculazioni su possibili operazioni straordinarie e della revisione al rialzo da parte di Fitch del proprio rating da BB- a BB con oulook stabile.
In ordine sparso i bancari, con BANCO BPM ancora debole a -0,9 per cento. In fondo al listino scivolano anche MEDIASET (-0,9%) e A2A (-0,9%).
Fuori dal listino principale vendite su CREVAL (-3,5%) in vista dell’assemblea straordinaria di domani chiamata a dare il via libera all’aumento di capitale da 700 milioni. Sottotono IGD (-8,4%) dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 150 milioni per il finanziamento di un’acquisizione.