Mercati – Ottimismo su riforma fiscale Usa spinge i listini, Milano +1,3%

Rimbalzo per le Borse europee nella prima seduta della nuova settimana, la penultima dell’anno, grazie ai progressi sulla riforma fiscale statunitense. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1,3% a 22.390 punti, sostanzialmente in linea con il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e il Dax di Francoforte (+1,6%). Quest’ultimo beneficia anche delle dichiarazioni di Angela Merkel, determinata a trovare un accordo sulla coalizione di governo entro la prima metà di gennaio.

Più arretrati l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%), quest’ultimo rallentato in parte dal timido rafforzamento della sterlina. Oltreoceano gli indici americani mostrano rialzi intorno allo 0,7 per cento, spinti dall’ottimismo sull’approvazione della riforma entro la fine di questa settimana.

Tuttavia, i timori residui sul piano di tagli alle tasse e sulla sua efficacia rallentano in parte il dollaro, permettendo al cambio con l’euro di risalire a 1,18 e alla coppia dollaro/yen di scendere a quota 112,4. In rimonta la sterlina (GBP/USD a 1,34 e EUR/GBP a 0,881) nel giorno dell’intervento di Theresa May davanti al Parlamento sul tema Brexit.

Volatile il petrolio fra le materie prime, con Wti e Brent rispettivamente in area 57,6 e 63,7 dollari al barile, dopo gli acquisti di stamattina sostenuti dalla chiusura dell’impianto Forties e da uno sciopero dei lavoratori in Nigeria.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale si attesta all’1,79%, separato dal Bund da uno spread di 148 punti base.

A Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare SAIPEM (+4,7%), LEONARDO (+3%) e CNH (+2,8%). In evidenza anche altre società esposte negli Usa come BUZZI (+2,7%) e FCA (+2,5%), che beneficia delle speculazioni su possibili operazioni straordinarie e della revisione al rialzo da parte di Fitch del proprio rating da BB- a BB con oulook stabile.

Bene MONCLER (+2,3%), spinta dall’accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate italiana sul Patent Box e sulla risoluzione delle verifiche fiscali in corso. Tra i bancari resta debole BANCO BPM a -0,7 per cento. In fondo al listino scivola MEDIASET (-2,4%), mentre l’udienza di domani per il caso Premium è stata rimandata in attesa di un accordo con Vivendi.