ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con una flessione dell’1,9% e al di sotto di oltre un punto percentuale rispetto all’omologo europeo (-0,8%), risentendo in parte anche della settimana difficile del comparto bancario (-6,6%) ma riuscendo comunque a reggere meglio del Ftse Mib (-3%).
Il rosso del comparto bancario si ripercuote in particolare sui titoli dell’asset management, con la sola eccezione di Banca Mediolanum (+2,7%) dopo essere stata inserita di recente tra i titoli da acquistare a dicembre da parte di Mediobanca e che da oggi sarà inserita nel Ftse Italia Mid Cap.
Azimut (-%), invece, riesce a tenere meglio grazie alla nuova acquisizione effettuata in Australia e alla buona performance della raccolta netta di novembre (+104,5% a 403,3 milioni). Si segnala che il cda della società milanese ha deliberato di procedere con un’ulteriore tranche di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di 50 milioni.
Settimana tonica per Poste Italiane (+3,9%) dopo avere finalizzato il nuovo accordo di distribuzione con Cassa Depositi e Prestiti a valere sul triennio 2018/20, da cui sono attesi ricavi in un range compreso tra 1,55/1,85 miliardi. Partnership vista positivamente da diverse case di investimento che hanno confermato l’indicazione d’acquisto sul titolo.
Nel Mid Cap indietreggia ancora Banca Intermobiliare (-2,5%), a pochi giorni dall’annuncio da parte del fondo inglese Attestor sul fatto che le autorità di vigilanza hanno avviato gli iter autorizzativi per l’acquisto del pacchetto di maggioranza.
Bene Cerved (+1,7%) anche per merito della conferma del ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux e Hsbc, con target price rispettivamente di 12,40 euro e 13 euro.
In rosso Banca Ifis (-3,5%) nonostante l’acquisizione di due portafogli da 336 milioni di npl e l’offerta per l’acquisto dei 2 miliardi di crediti deteriorati messi in vendita da Banco Bpm. Le prese di profitto colpiscono doBank (-5,1%), annullando quasi del tutto l’ottima performance riportata nell’ultimo mese (+1%).
Frazionale ribasso per DeA Capital (-0,2%) nella settimana in cui sono state avviate le negoziazioni sull’Aim delle azioni ordinarie di IDeAMI, la Spac creata in partnership con Banca Imi per investire nelle Pmi italiane non quotate ad alto potenziale di crescita.