Tecnologia – Exprivia svetta sul comparto nei cinque giorni, bene Retelit fra le tlc

Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dall’11 al 15 dicembre poco mosso (+0,3%) lievemente al di sotto dell’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,8%) e sovraperformando il Ftse Mib (-3%), indebolito dai bancari.

In settimana l’attenzione degli investitori si è concentrata prevalentemente sulle riunioni delle banche centrali. La Fed ha alzato i tassi dello 0,25% come previsto e ha confermato tre interventi nel 2018 sul costo del denaro. La Bce ha mantenuto un atteggiamento cauto in merito al raggiungimento del target di inflazione e ha ribadito l’impegno a sostenere la ripresa dei prezzi con stimoli monetari. Euro/dollaro poco sotto quota 1,18, con il biglietto verde parzialmente condizionato anche dalle vicende relative all’approvazione della riforma fiscale statunitense.

Nel comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso i cinque giorni poco mossa a -0,2 per cento. Il colosso dei semiconduttori ha annunciato l’acquisizione di Atollic con un pagamento in cassa di 7 milioni di dollari e un importo differito, subordinato a determinate condizioni, stimato attualmente intorno a 1 milione di dollari. Secondo alcuni analisti, inoltre, Stm potrebbe beneficiare in futuro dell’investimento da 390 milioni di dollari da parte di Apple in Finisar, in quanto aumenterebbe il mercato potenziale per il suo sensore IR, oggi già presente all’interno di iPhone X.

Ottava positiva per la mid cap Reply (+3%) mentre fra le small cap vola Exprivia (+16,8%), che ha perfezionato l’investimento in Italtel sottoscrivendo una partecipazione pari all’81% del capitale sociale per un investimento complessivo di 25 milioni. Nasce così un nuovo gruppo industriale da 600 milioni di fatturato, il 40% del quale prodotto all’estero, che oltre alla crescita nel mercato interno guarda con ambizione allo sviluppo internazionale. Banca Akros ha migliorato la raccomandazione sul titolo da “Neutral” a “Accumulate”.

In luce anche Eurotech (+6,1%), Tas (+5,2%) e Tiscali (+3,3%), i cui soci e obbligazionisti hanno votato la proposta di modifica del prestito “Tiscali Conv 2016-2020”. L’operazione favorisce il rafforzamento patrimoniale del Gruppo attraverso la riduzione del debito per 18,5 milioni, a seguito della conversione del prestito obbligazionario convertibile e convertendo non garantito “Tiscali Conv 2016-2020” in azioni ordinarie della società, con conseguente risparmio prospettico di interessi per circa 1,2 milioni annui.

Per quanto riguarda Dada (-0,1%), Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria lanciata da Dali Italy Bidco. Il periodo di adesione all’offerta avrà inizio alle ore 8:30 di oggi 18 dicembre 2017 e terminerà alle ore 17:30 del 24 gennaio 2018, estremi inclusi.

Fra le tlc chiude ancora in calo Telecom Italia (-2,8%). In settimana si è tenuto l’incontro tra l’Ad Amos Genish e il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e la società avrebbe incaricato McKinsey di valutare le alternative sulla rete nell’ambito del piano industriale, proponendo l’apertura di un tavolo tecnico con Agcom e Antitrust.

In evidenza invece Retelit (+7,7%) dopo l’annuncio di una partnership con un primario player asiatico che acquisterà per 20 anni 1,1 Tbps di capacità sottomarina sul cavo AAE-1. Per il titolo anche un nuovo massimo dell’ultimo anno a quota 1,64 euro.

Nel settore dei giochi, infine, Gamenet Group (+0,4%) ha comunicato l’esercizio parziale (93%) dell’opzione greenshoe da parte dei joint global coordinators, per 884.383 azioni.