Nel tardo pomeriggio di ieri, il gruppo di Foro Buonaparte ha comunicato che il Consorzio di Reggane Nord ha avviato la produzione nei campi situati in Algeria a circa 1.500 Km dalla capitale nel deserto del Sahara. Il progetto Reggane entrerà in pieno esercizio con una capacità complessiva di 8 milioni di metri cubi di gas al giorno a partire da gennaio 2018.
Il consorzio Groupement Reggane-Nord è costituito da Edison International (11,25%), Repsol (29,25%) e Sonatrach (40%) in qualità di operatori e DEA Deutsche Erdoel AG (19,5%).
Il progetto Reggane Nord è composto da sei campi gas (Azrafil Sud-Est, Kahlouche, Kahlouche Sud, Tiouliline e Sali) che producono da giacimenti dell’era paleozoica e che rimarrà in produzione almeno fino al 2041.
Edison e gli altri partner hanno avviato questo progetto nel 2014, costruendo l’impianto Central Processing Facility per il trattamento del gas estratto dai pozzi distribuiti in sei differenti campi, alcuni dei quali dislocati a quasi 100 Km di distanza, e significative infrastrutture: un sistema di raccolta del gas lungo 209 km e oltre 160 Km di strade. Inoltre, una condotta di gas lunga 74 km è stata costruita per il collegamento al principale gasdotto GR5 operato da Sonatrach, permettendo la connessione con la rete nazionale algerina e i sistemi di esportazione.
Il gas prodotto a Reggane è in linea con la strategia di Edison che vede in questo combustibile l’elemento chiave di transizione verso un mix energetico a basse emissioni di carbonio. Basti pensare che già oggi il 79% della produzione di idrocarburi del gruppo guidato da Marc Benayoun è rappresentato dal gas.