Mercati – Europa poco mossa, Milano (-0,3%) frenata dalle utilites

Mattinata mista per le Borse del Vecchio Continente, in linea con l’andamento delle Piazze asiatiche all’indomani di una seduta positiva suggellata con i nuovi record di Wall Street. Intorno alle 11:50 il Ftse Mib di Milano (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%) sono in frazionale ribasso mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mostrano timidi segni positivi.

Tra gli investitori permane l’ottimismo per l’approvazione in tempi brevi, quasi sicuramente entro fine settimana, della riforma fiscale statunitense, che può dare nuovo slancio ai listini al termine di un’annata  già brillante. Oggi è previsto il voto alla Camera, dopo di che la palla passerà al Senato con l’obiettivo di presentare la versione definitiva sulla scrivania di Trump entro Natale.

Tornando all’Europa, l’agenda macro ha visto in mattinata la diffusione dell’indice IFO di dicembre sulla fiducia delle aziende tedesche, in lieve peggioramento rispetto al mese precedente (117,2 punti da 117,5 punti). In calo anche le aspettative di business, con il relativo indicatore sceso a 109,5 punti da 111 di novembre.

Il cambio euro/dollaro si mantiene poco sopra quota 1,18, mentre il dollaro/yen risale leggermente a 112,6. Cross euro/sterlina in aumento a 0,8825 mentre proseguono le trattative sulla Brexit.

Tra le materie prime resta ben intonato il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 57,5 e 63,7 dollari l’oncia in attesa dei dati sulle scorte (oggi quelli Api e domani quelli Eia) che dovrebbero mostrare una diminuzione delle scorte americane, in accordo con un graduale ribilanciamento del mercato globale. Poco mosso l’oro, risalito a 1.263 dollari l’oncia complice il rallentamento del biglietto verde.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread  tra Btp e Bund decennali resta in area 148 punti base con il rendimento del titolo di Stato italiano poco sopra l’1,8 per cento.

A Piazza Affari spicca ancora SAIPEM (+3,9%), già in vetta al Ftse Mib ieri. Tra le notizie che stanno influenzando il settore, l’offerta di Mc Dermott, da 6 miliardi di dollari, per Chicago Bridge.

Contrastati i bancari, con INTESA (-0,4%) e UNICREDIT (-0,2%) in lieve flessione mentre gli acquisti premiano BPER (+3,8%), BANCO BPM (+2,3%) e UBI (+1,2%).

Lieve rimbalzo di FERRAGAMO (+1%) e MEDIASET (+0,7%), che chiederà con Vivendi un rinvio dell’udienza fissata per oggi, mentre in fondo al listino scivola YNAP (-3,7%).

Sottotono le utilities con A2A (-1,1%), ITALGAS (-1,4%), ENEL (-1,4%) e TERNA (-2%) fra le peggiori del Ftse Mib. Limita i danni SNAM (-0,2%), promossa da Credit Suisse da ‘neutral’ ad ‘outperform’ con target price alzato da 4,2 a 4,6 euro.