L’assemblea di Mps di ieri è stata anche l’occasione per l’amministratore delegato Marco Morelli per fare il punto sull’andamento dell’attività della banca. Il quadro delineato dal manager è incoraggiante, anche se i miglioramenti arrivano a fatica e non senza difficoltà.
Morelli ha precisato che gli obiettivi del piano al 2021 sono ancora realistici nell’attuale scenario macroeconomico. Ma non sarà facile recuperare anni di inattività commerciale. Solo ora la banca potrà focalizzarsi sul recupero dei ricavi, dopo un anno speso per le procedure relative alla ricapitalizzazione.
“Se qualcuno pensa che in pochi mesi si possa tornare alla posizione di qualche anno fa si sbaglia, il percorso di recupero dei ricavi durerà tantissimo tempo”, ha avvertito Morelli. I segnali di recupero già si vedono, ma come sottolineato la risalita da fare è notevole se si considera che negli anni della crisi il Monte ha perso oltre 12 miliardi di impieghi. Per quanto riguarda il 2017, l’anno si concluderà con una perdita superiore alle attese, dopo il rosso di 2,5 miliardi dei primi nove mesi, già portati a riduzione del capitale.
Intanto prosegue il lavoro anche sul fronte delle sofferenze. “A valere sul portafoglio delle sofferenze, sono stati realizzati a ottobre 2017 recuperi per circa 700 milioni di euro, prevalentemente imputabili al portafoglio oggetto di cartolarizzazione”, è stata la risposta del Ceo alla domanda di un socio.
L’istituto ha inoltre reso noto che nel 2017 l’obiettivo di riduzione delle inadempienze probabili indicato nel piano di ristrutturazione 2017/19, pari a 4,5 miliardi, è stato superato di circa un miliardo.
Intanto a Piazza Affari le azioni Mps segnano un rialzo dello 0,9% a 3,87 euro, dopo il rialzo del 3,3% della seduta precedente.