Prima ora di contrattazioni debole per il titolo a Piazza Affari, che intorno alle 10:00 segna un -0,5% a 11,16 euro dopo il -1,1% registrato in chiusura di seduta di ieri. Le quotazioni di Cnh sono in parte appesantite dall’outlook 2018 deludente fornito ieri dall’americana Agco, diretta concorrente, in occasione dell’Investor Day a New York.
La società statunitense, infatti, prevede che il mercato agricolo rimanga sotto pressione il prossimo anno, con vendite in area Nafta (trattori + combines) previste ancora sostanzialmente flat. Le vendite di trattori High Horse Power sono attese stabili, dopo il -5% stimato per il 2017, terminando il costante declino iniziato nel 2014.
Sono previsti stabili anche i ricavi (trattori + combines) nell’area Western Europe, la cui domanda resta influenzata dai bassi prezzi delle materie prime. Il sud America, infine, è atteso in crescita low-single digit, rispetto al +10/15% stimato per il 2017, con il Brasile che dovrebbe continuare a mostrare segnali di debolezza.
Nel complesso, la guidance fornita da Agco non è particolarmente positiva e sembra essere più conservativa di quella presentata dall’altro grande player americano Deere, in occasione della trimestrale, il quale prevede una solida crescita nel business delle macchine agricole trascinata soprattutto dal mercato Usa.