Utility – Tornano le vendite sul settore (-2,1%) con il Btp debole

Nella seconda seduta della settimana in corso il Ftse Italia Servizi Pubblici si è mangiato il rialzo registrato nella giornata di lunedì, ritornando così sui minimi della scorsa ottava. Nel dettaglio, il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili ha portato a casa una flessione del 2,1% rispetto alla chiusura precedente, registrando così una performance giornaliera decisamente inferiore a quella del principale indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (-0,5%), ma anche a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-1,3%).

A zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici, la nuova fiammata dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con lo yield del Btp a 10 anni che ieri pomeriggio ha concluso le contrattazioni a circa l’1,9%, in aumento di 10 punti base rispetto alla chiusura precedente.

Le vendite hanno interessato tutte le Big e Mid Cap presenti nell’indice settoriale in esame, con Snam (-0,1%) che ha limitato le perdite. Le quotazioni dei titoli del colosso di San Donato sono state sostenute dal report pubblicato ieri mattina (prima dell’apertura di piazza Affari) dagli analisti di Credit Suisse in cui è stato rivisto al rialzo sia il giudizio, portandolo a “Outperform” dal precedente “Neutral”, sia il target price a 4,60 euro dal precedente prezzo obiettivo a 4,20 euro. Ricordiamo che venerdì scorso, gli analisti di Kepler Cheuvreux avevano migliorato la propria raccomandazione a “Buy” dal precedente “Hold”, confermando il target price a 4,50 euro.

Debole Enel (-2,7%), nonostante sia stata annunciata nella serata di lunedì una nuova linea di credito revolving da 10 miliardi di euro, che va a sostituire una preesistente linea da 9,44 miliardi, rinegoziata nel febbraio del 2015. La nuova linea presenta un costo inferiore e scade a dicembre 2022, in data successiva rispetto a quella prevista dalla linea preesistente (febbraio 2020). Il costo della linea di credito è variabile in funzione del rating assegnato pro-tempore a Enel e presenta un margine che passa, sulla base degli attuali livelli di rating, a 45 punti base sopra l’Euribor dai precedenti 72,5, con le commissioni di mancato utilizzo che si confermano pari al 35% del margine e quindi, per effetto della riduzione di quest’ultimo, passano a 15,75 punti base da 25,38.

Tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, anche ieri è proseguito il rialzo di Falck Renewables (+2,7%), che nel solo ultimo mese ha aumentato di circa un quarto la sua capitalizzazione di Borsa. Prese di beneficio, invece, su TerniEnergia (-7,9%) e K.R. Energy (-4,4%) dopo l’exploit delle sedute precedenti.