Il board di Creval ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata Credito Siciliano, di cui detiene il 98,55%, nella capogruppo.
L’operazione, che persegue obiettivi di semplificazione ulteriore della struttura organizzativa e di riduzione dei costi operativi, era già stata annunciata al mercato lo scorso 7 novembre, nell’ambito dell’approvazione del nuovo piano industriale 2018/20.
Ai fini della fusione, il cda della banca ha approvato un rapporto di concambio che prevede 2 nuove azioni Creval, prive del valore nominale, ogni azione Credito Siciliano, anch’esse prive del valore nominale.
Il rapporto di concambio sarà adeguato, prima della data di efficacia della fusione, in funzione del raggruppamento approvato dall’assemblea straordinaria Creval dello scorso 19 dicembre, nonché dell’importo effettivo dell’aumento di capitale e del numero di nuove azioni ordinarie Creval che verrà emesso a seguito dell’operazione.
Agli azionisti di minoranza di Credito Siciliano verrà attribuito il diritto di vendere le loro azioni a Creval al prezzo, determinato alla stregua dei criteri previsti per il recesso , che sarà stabilito in via definitiva, con il supporto di un esperto indipendente, dal cda dello stesso Credito Siciliano. L’esperto indipendente ha fatto una prima valutazione del prezzo per azione pari a 19,68 euro. Assumendo tale valore, l’esborso complessivo per Creval, in caso di esercizio integrale del diritto di vendita da parte degli azionisti di minoranza del Credito Siciliano, sarebbe pari a 3,8 milioni.
Previa approvazione del cda di Credito Siciliano e una volta ottenuto il via libera dalle autorità competenti, si prevede che l’efficacia della fusione possa intervenire entro la fine del primo semestre 2018, comunque successivamente al completamento dell’aumento di capitale di Creval.