Chiusura ancora debole per le borse europee, condizionate anche dall’andamento incerto di Wall Street con il voto sulla riforma fiscale Usa ormai scontato dal mercato. A Milano il Ftse Mib ha terminato la seduta in calo dello 0,7%, sui minimi intraday a 22.109 punti.
In lieve ribasso anche il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un -0,3% rispetto al -0,5% del corrispettivo indice europeo. Tra i titoli del comparto, seconda seduta consecutiva all’insegna della lettera per Buzzi (-1,7%), debole insieme agli altri titoli più esposti al mercato americano.
In rialzo, invece, Italmobiliare (+3,3%), Datalogic (+1,7%) e Zignago Vetro (+0,9%), con quest’ultima che ha annunciato l’acquisizione del 51% del capitale di La Revet Vetri, rafforzandosi nel business del rottame del vetro.
Ima (-0,5%) ha convocato per il prossimo 19 gennaio un’assemblea degli obbligazionisti per deliberare in merito ad alcune modifiche volte a ottimizzare l’indebitamento finanziario, allungando le scadenza del debito e riducendone il costo.
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, infine, in evidenza Prima Industrie (+3,7%), con gli acquisti che hanno premiato ancora Panariagroup (+2,7%).