Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta con variazioni contenute, dopo la chiusura poco sotto la parità dei listini americani ieri a Wall Street. Il via libera della riforma fiscale in entrambi i rami del Parlamento è stata ormai ampiamente prezzata dal mercato, che ora attende la compilazione della lista delle società che beneficeranno maggiormente del taglio alle tasse per trovare nuovi spunti di crescita nel nuovo anno.
Senza direzione precisa stamane i mercati asiatici, con le piazze cinesi che viaggiano in positivo mentre Tokyo ha terminato in ribasso di un decimo di punto percentuale. La Bank of Japan, come da attese, ha lasciato invariati i tassi di interesse, con gli operatori interessati alle indicazioni sulle mosse di politica monetaria nel 2018 e sulla decisione del presidente Kuroda se rimanere al comando dell’Istituto centrale dopo la scadenza del suo mandato in aprile.
Sul fronte macro, agenda ricca di appuntamenti soprattutto in Usa, dove verranno diffusi i dati settimanali sui sussidi di disoccupazione, la lettura finale del Pil del terzo trimestre, l’indice di produzione della Fed di Filadelfia di dicembre e l’indice dei prezzi delle abitazioni di ottobre. In Europa, invece, nel pomeriggio uscirà la fiducia dei consumatori della zona euro di dicembre.
Per quanto riguarda l’azionario, INTESA ha comunicato di aver concluso un accordo con le organizzazioni sindacali che fa seguito a quanto già concordato in relazione all’acquisizione dei rami di attività delle ex Banche Venete in merito alla riduzione del personale. L’istituto ha affermato di attendersi di tagliare i costi annui per circa 675 milioni.
Sempre tra i bancari, ieri il cda di CREVAL ha deliberato l’esercizio dell’aumento di capitale da 700 milioni entro il primo trimestre tramite l’offerta di azioni ordinarie di nuova emissione da proporre in opzione ai soci attuali.
Da monitorare i petroliferi in scia al rialzo del greggio, mentre fonti di stampa tornano sull’annuncio di ieri di ENI sull’entrata in produzione del maxi giacimento egiziano Zohr, il più grande mai scoperto nel Mediterraneo.