Al via l’operazione di pulizia dai crediti deteriorati per Unipol Banca, il cui capitale è detenuto per il 57,75% da Unipol Gruppo Finanziario (Ugf) e per il 42,25% da UnipolSai Assicurazioni.
Nei giorni scorsi, secondo indiscrezioni di stampa, l’assemblea straordinaria di Unipol Banca ha dato il via libera al progetto di scissione proporzionale del portafoglio da 2,94 miliardi lordi di sofferenze (587 milioni al netto delle rettifiche), annunciata lo scorso giugno. Anche i due azionisti della banca, sempre nei giorni scorsi, hanno dato il via libera al trasferimento tramite scissione del portafoglio di npl in seno alla controllata bancaria.
Il pacchetto di crediti problematici (con l’esclusione dei prestiti per leasing e gli impegni per firma) confluirà in una newco costituita ad hoc, UnipolRec, che assorbirà anche il personale che si occupa della loro gestione. Il veicolo appena creato avrà un capitale di 290 milioni (prima di portare a termine l’operazione Unipol Banca sarà ricapitalizzata pro quota dai due azionisti per 300 milioni) e dai debiti riferiti al perimetro oggetto della scissione.
Inoltre, nella newco sarà trasferita anche l’intera quota di Unipol Reoco, la società del gruppo che cura la valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Si ricorda che, nel primo semestre 2017, era stata presa la decisione di innalzare i livelli di copertura fino all’80% per le sofferenze e al 40% per gli unlikely to pay. Le maggiori rettifiche avevano causato un rosso di 390 milioni.
Una volta ripulita dai crediti deteriorati, Unipol Banca potrebbe diventare oggetto di una possibile aggregazione con un altro istituto bancario.
Intono alle 10:50 il titolo sale dello 0,9% a 3,9 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,1 per cento.