Il Ftse Mib ha terminato con un bilancio complessivo dello 0,5% a 22.209 punti l’ottava dal 18 al 22 dicembre, caratterizzata principalmente dal via libera definitivo al Congresso Usa della riforma fiscale voluta dall’amministrazione Trump.
In rialzo il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un +1,9% w/w rispetto al +1,1% w/w del corrispettivo indice europeo. Una performance trainata in particolare da Fca (+2,9% w/w), che ad inizio ottava ha beneficiato della decisione di Fitch di alzare il rating del gruppo da BB- a BB con outlook positivo.
Inoltre, fonti di stampa sono tornate a parlare di un possibile interessamento dalla Cina per Magneti Marelli e Comau, in particolare da parte di Tus International, società che opera nel campo dell’elettronica per l’automotive che intende espandersi in Europa e negli Stati Uniti.
Bene anche Cnh (+2,8%), che non ha risentito della debole guidance 2018 fornita dalla competitor americana Agco, Ferrarri (+1,1% w/w) e Brembo (+1,1% w/w). Poco mossa, invece, Pirelli, che giovedì ha approvato un programma Euro Medium Term Note per l’emissione di prestiti obbligazionari senior unsecured non convertibili per un controvalore massimo di 2 miliardi.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, infine, decisa rimonta di Sogefi (+6,6% w/w) dopo il tonfo della scorsa settimana, mentre le vendite hanno colpito in particolare Carraro (-5,3% w/w).