Banche – Mps tra le migliori, Carige cede il 12%

L’ultima sessione prima della pausa natalizia segna un rallentamento generalizzato su tutte le piazze finanziarie internazionali, New York inclusa, che accusano ribassi poco significativi con la sola eccezione di Madrid, pesante di oltre un punto percentuale, all’indomani dell’esito della consultazione elettorale catalana. Sostanzialmente stabili in settimana i tassi d’interesse e così pure le quotazioni del greggio e dell’oro. Nel complesso invariati anche i mercati valutari ed in particolare il cambio euro dollaro stabile attorno a 1,1850.

Il listino delle banche avanza in settimana solo frazionalmente (+0,2%), contro un Ftse Mib in progresso di mezzo punto e un Eurostoxx di settore in progresso di 0,4 per cento.

Tra le notizie principali della settimana va ricordata l’assemblea di Mps, durante la quale l’Ad Marco Morelli ha ribadito l’attualità degli obiettivi di piano al 2021, superata la delicata fase di realizzazione del rafforzamento patrimoniale. Il titolo Mps chiude con una performance complessiva nei cinque giorni vicina al 3% e si distingue tra i migliori del comparto.

Intesa Sanpaolo (+1,4% da un venerdì con l’altro) comunica nella giornata di venerdì di rispettare ampiamente il requisito patrimoniale fissato dalla Bce. Il giorno precedente da piazza della Scala era stato annunciato il raggiungimento dell’accordo per l’uscita volontaria di 9.000 dipendenti entro il 2020, mentre continuano a circolare voci su ipotesi di riorganizzazione del settore risparmio gestito e assicurativo nel piano industriale di prossima presentazione.

Banco Bpm chiude la settimana in progresso dell’1% dopo aver annunciato l’avvenuta cessione di un portafoglio di complessivi 1,8 miliardi di npl e il raggiungimento dei target fissati in largo anticipo rispetto al 2019 stabilito nel piano. Il Ceo Giuseppe Castagna ha inoltre comunicato che la partnership con Cattolica Assicurazioni inizierà tra marzo e aprile del nuovo anno.

L’Ad di Unicredit (-1,4%) Jean Pierre Mustier smentisce definitivamente qualsiasi interesse per Commerzbank e ribadisce la strategia di crescita organica.

L’assemblea di Creval (+3,5%) dà il via libera in settimana all’aumento di capitale da 700 milioni. Viene stabilita la data dell’8 gennaio per il raggruppamento delle azioni esistenti.

Sempre in tema di aumenti di capitale, si è concluso il rafforzamento patrimoniale di Banca Carige che ha visto un tasso di adesione pari al 71% con una raccolta complessiva di mezzi freschi pari a poco meno di 354 milioni. Il titolo del gruppo ligure accusa nella settimana una perdita del 12 per cento.