ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un frazionale rialzo dello 0,4% e allineandosi all’omologo europeo (+0,4%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,6%).
La seduta positiva del settore creditizio supporta quasi tutti i titoli del risparmio gestito management, con Anima, Fineco e Banca Mediolanum che riportano un progresso superiore all’1 per cento.
Moderato rialzo per Poste Italiane (+0,3%) ancora in scia al perfezionamento della nuova partnership con Cassa Depositi e Prestiti a valere sul triennio 2018/20, da cui sono attesi ricavi in un range compreso tra 1,55/1,85 miliardi.
Bene Exor (+0,6%) sostenuta anche dal buon andamento delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap continua la rimonta di Banca Intermobiliare (+1,1%), nonostante il riassicuratore lussemburghese Barents che potrebbe presentare un nuovo ricorso per bloccare la cessione del pacchetto di maggioranza al fondo inglese Attestor, anche se sono partiti gli iter autorizzativi delle autorità di vigilanza.
Prosegue il recupero di Banca Ifis (+0,4%) che ha visto sfumare l’acquisto della quota di controllo di Farbanca, mentre termina flat doBank con il mercato rimasto indifferente al possibile ottenimento dell’incarico per gestire un pacchetto di npl da 2 miliardi delle quattro maggiori banche greche.
Lettera su DeA Capital (-1%), la cui controllata IDeA Taste of Italy ha ceduto la quota di maggioranza di La Piadineria al fondo Permira.