L’ultima sessione prima della pausa natalizia segna un rallentamento generalizzato su tutte le piazze finanziarie internazionali, New York inclusa, che accusano ribassi poco significativi con la sola eccezione di Madrid, pesante di oltre un punto percentuale, all’indomani dell’esito della consultazione elettorale catalana.
Sostanzialmente stabili in settimana i tassi d’interesse e così pure le quotazioni del greggio e dell’oro. Nel complesso invariati anche i mercati valutari ed in particolare il cambio euro dollaro stabile attorno a 1,1850.
Il settore delle Utilities chiude la settimana in negativo (-1,3%), con perdite generalizzate praticamente tra tutte le società principali con la sola eccezione di Snam, tutto ciò a fronte di un Ftse Mib che sale di mezzo punto, ma abbastanza in linea con una stanchezza relativa che contagia L’Eurostoxx 600 Utilities (-0,7%).
Enel, che chiude l’ottava con un -1,3%, avvia la riorganizzazione delle partecipate cilene e vince in Brasile gara per la costruzione di un impianto da 388 Mw per la produzione di energia da fonti rinnovibili. Nei giorni scorsi era stata firmata una nuova di finanziamento di tipo revolving da 10 miliardi con scadenza dicembre 2022 in sostituzione della precedente in scadenza di 9,44 miliardi.
Italgas (-2,3%) riceve un finanziamento della Bei a vent’anni a condizioni estremamente vantaggiose per 360 milioni di euro in sostituzione di un’operazione analoga in scadenza di 300 milioni. La società comunica inoltre di aver firmato un accordo con Hera (-3,2%) per il trasferimento a Italgas della società sassarese Medea.
Iren perde sulla settimana oltre il 5% nonostante la promozione dell’agenzia di rating Fitch di un notch e riceve pertanto il giudizio di tripla B piena con outlook stabile.
Tra le società minori, Edison (-2,1%) entra nei servizi alla pubblica amministrazione con l’acquisizione della società trentina Energon Facility Solutions e comunica i risultati definitivi dell’Opa su Frendy Energy al termine della quale il gruppo di Foro Bonaparte, sommando la presistente partecipazione, arriva a detenere complessivamente oltre il 71% di quest’ultima.
Falck Renewables, infine, brilla nell’intero comparto con un rialzo a due cifre (quasi l’11%). L’azienda ha comunicato di aver chiuso un finanziamento di oltre 49 milioni di sterline con scadenza 2035 per impianto eolico in Scozia.