Le Borse europee continuano la fase di consolidamento e correzione in vista della fine dell’anno, avviandosi verso una chiusura debole dopo un’apertura intorno alla parità degli indici di Wall Street. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,3%, a causa dell’andamento negativo degli industriali e di alcune banche. Sotto la parità anche il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,3%), mentre scambia sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra. Fanalino di coda l’Ibex 35 di Madrid che arretra dello 0,6 per cento.
Sul fronte macro, sono arrivati alcuni dati positivi dal Giappone, come le vendite al dettaglio e la produzione industriale, a conferma delle ottimistiche considerazioni della Bank of Japan contenute nel report dell’ultimo incontro di politica monetaria. In Usa le richieste di sussidio sono rimaste stabili rispetto la settimana precedente, mentre le scorte all’ingrosso di novembre sono salite dello 0,7% su base mensile superando le attese e la rilevazione precedente. Sono attesi nel pomeriggio i dati settimanali scorte di greggio e il Pmi di Chicago.
Dal versante cambi, il dollaro continua a scendere contro le altre principali valute dopo non essere riuscito a salire sulla scia dei dati economici di ieri. Il biglietto verde scende contro lo yen giapponese, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,3% a 112,84. Intanto, l’euro sale, con la coppia EUR/USD che sale dello 0,4% a 1,195. Stamane la Banca Centrale Europea ha rilasciato il report economico di dicembre, affermando che la zona euro sta crescendo e che l’inflazione dovrebbe gradualmente salire.
Tra le materie prime, il prezzo del greggio è cauto oggi, oscillando tra lievi rialzi e ribassi, con gli investitori che attendono i dati settimanali sulle scorte. La presa di profitto domina gli scambi per il secondo giorno di fila, con Wti e Brent che scambiano rispettivamente a 59,6 e 66,4 dollari al barile, anche se il prezzo del greggio resta vicino a massimi che non si registravano dal 2015 dopo la forte impennata di quest’anno.
Nel frattempo, retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota 150 punti base, mostrando un piccolo calo di 2 punti base, mentre il rendimento del Btp a 10 anni si attesta all’1,9 per cento.
Tornando a Piazza Affari, in vetta al Ftse Mib troviamo BANCO BPM (+2,5%), dopo la conferma di target di patrimonializzazioni superiori a quelli chiesti dalla Bce. Ben intonate anche su BPER (+2,5%) ed UNICREDIT (+0,4%).
Seconda seduta post natalizia di acquisti per MONCLER (+1,2%), bene anche BANCA GENERALI (+0,9%).
Sotto pressione l’automotive, con FCA (-1,8%), FERRARI (-0,8%) e CNH INDUSTRIAL (-0,7%) che scivolano in fondo al listino principale.