Mercati finanziari che oscillano svogliatamente attorno alla parità con rialzi trascurabili in tutta Europa, con l’eccezione di un modesto cedimento di Madrid. Andamento simile nella mattinata newyorkese. Dollaro debole nei confronti di un euro che dopo aver riguadagnato quota 1,19 quota appena al di sotto e quotazioni del petrolio che stornano un punto percentuale circa (poco meno per il Wti e poco più per il Brent) dai prezzi di Santo Stefano quando si erano impennate dopo la notizia dell’esplosione dell’oleodotto libico in Cirenaica.
In questo quadro generale di riferimento, la borsa italiana, con scambi ridotti dal tipico clima festivo, ferma il suo indice principale a quota 22.209, invariata rispetto a venerdì.
Il listino dell’Oil & Gas mette a segno una buona performance, +0,5%, migliore anche dell’omologo Eurostoxx che si ferma a un più modesto 0,2%.
Brilla, ancora una volta, Saipem che avanza di quasi tre punti e mezzo dopo aver metabolizzato la notizia di nuovi ordini per 380 milioni di dollari comunicati a mercato chiuso venerdì scorso. Bene anche d’Amico, più 1% pieno, che segnala l’incremento del cash flow netto di oltre 13 milioni di dollari dalla vendita e lease-back di una nave a tutto vantaggio della realizzazione dei piani di rinnovamento della flotta, come sottolineato dalla stessa compagnia armatoriale.