Media – Mediaset pesa sul settore nel 2017

Da inizio d’anno il Ftse Italia Media ha registrato un calo dell’1,3%, segnando un                    risultando nettamente al di sotto del corrispondente europeo (+4,3%) e del Ftse Mib (+13,6%).

Un andamento che sconta la performance di Mediaset, la big del comparto che ha ceduto oltre il 21 per cento. Nel 2017 la società del biscione ha sofferto l’altalenante vicenda Vivendi, ma i target del piano al 2020 sono stati confermati anche successivamente alla sua presentazione, con una previsione di crescita al 2020 della quota di mercato nazionale pubblicitario dal 37,4% al 39% e un miglioramento dell`Ebit delle attività media in Italia. Positiva in chiusura d’anno l’aggiudicazione dei diritti per la trasmissione in chiaro dei mondiali di calcio di Russia 2018.

Tra le Mid Cap 2017 positivo per il titolo Mondadori, che ha messo a segno un progresso del 77,8%. Il gruppo è stato impegnato nella valorizzazione dei brand e in nuove iniziative nell’ambito di una strategia di brand extension, sostenendo i ricavi e ottimizzando i costi redazionali. Si ricorda che il piano di focalizzazione sul core business è passa attraverso la valorizzazione di asset non strategici, tra cui in particolare la cessione dei rami d’azienda relativi alle attività logistiche di Mondadori Libri e Mondadori Retail, e in Francia di NaturaBuy.

Bene anche il 2017 per il titolo Rcs, che da inizio d’anno ha guadagnato il  46,4 per cento. Il netto miglioramento dei conti, con il ritorno a fine giugno scorso all’utile dopo nove anni, ha supportato il recupero delle quotazioni nell’ultima parte dell’anno.

Tra le Small Cap si evidenzia Mondo Tv, che ha registrato un +53,8 per cento. La società, attiva nella produzione e distribuzione di cartoons per la tv ed il cinema, ha vissuto un 2017 costellato di accordi di cessione diritti  connessi alle  property, che hanno raggiunto anche nuove aree, quali la Cina, e visto un rafforzamento nei emirati Arabi. A fine novembre è stato anche approvato il nuovo business plan quinquennale 2018-2022, i cui  obiettivi strategici puntano alla focalizzazione su prodotti a maggiore redditività, al rafforzamento del business in Cina e in India, con stima che oltre il 50% dei ricavi sarà generato in Asia, mentre l’Europa peserà per circa il 30% ed il residuo 20% sarà realizzato nel continente americano. Inoltre, verrà dato maggior spazio all’attività connessa al licensing e al merchandising, con rafforzamento del “licensing department”. Il valore della produzione atteso dovrebbe passare da 47 milioni del 2018 a 100,2 milioni nel 2022, con una crescita media annua del 20,9 per cento. Il trend positivo dovrebbe riflettersi sulla marginalità operativa, portando l’Ebitda 2022 a 75,2 milioni (cagr +20,1%) e l’Ebit 2022 a 50,2 milioni (cagr +22,6%). Alla fine del quinquennio l’utile netto atteso è pari a 32,8 milioni (cagr +20%), superiore del 24% rispetto a quanto indicato nel business plan precedente.