Media – Segno positivo sul settore, Mediaset in controtendenza

Ieri chiusura fiacca per le principali borse europee. A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in flessione dello 0,4% a 22.120,95 punti, chiudendo meglio del Dax di Francoforte (-0,7%), del Cac 40 di Parigi (-0,5%) e dell’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). Migliore  è risultato invece il Ftse 100 di Londra, che ha chiuso sulla parità.

In lieve rialzo il Ftse Italia Media, salito dello 0,2%, sovraperformando il corrispondente ildice europeo, l’Euro Stoxx TMI Media che ha ceduto lo 0,5 per cento.

In una giornata caratterizzata ancora da ritmi ridotti, la Big Cap del comparto, Mediaset, ha ceduto lo 0,6%.

Acquisti su Mondadori, in rialzo dello 0,5%. La società ha sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento per un importo di 450 milioni di durata pari a cinque anni (scadenza 31 dicembre 2022), che prevede condizioni economiche migliorative rispetto a quelle applicabili al contratto di finanziamento in pool stipulato il 18 dicembre 2015, in termini di minori tassi di interesse e oneri accessori. Il gruppo stima di chiudere l’esercizio 2017 con un rapporto Debt Net/Ebitda adjusted inferiore a 2 volte.

Tra le Small Cap in lieve rialzo Gedi (+0,3%). La società ha comunicato che con la firma dell’atto di fusione per incorporazione di Itedi e Finegil è nata Gedi News Network (GNN), controllata al 100% da Gedi Gruppo Editoriale, cui fa capo La Stampa, il Secolo XIX e tredici testate locali ex Finegil. La nuova GNN è stata organizzata in una Divisione Nord Ovest di cui è amministratore delegato Maurizio Scanavino, finora direttore generale di Itedi. La Divisione Toscana, Lombardia e Nord Est è stata invece affidata invece all’ad Marco Moroni, che continua di fatto a svolgere il lavoro fatto in Finegil di cui era direttore generale.