Non basta l’ennesimo segno positivo degli indici americani per risollevare le piazze del vecchio continente che nella seconda parte del pomeriggio si afflosciano accusando perdite attorno e oltre il mezzo punto percentuale. L’attività ridotta e la scarsità di notizie sono sicuramente tra i maggiori responsabili del comportamento degli indici unitamente al pressoché totale immobilismo dei prezzi del greggio i cui movimenti restano compresi in una forchetta di una trentina di centesimi.
L’indice dell’Oil & Gas cede alla fine lo o,7%, un po’ peggio quindi del Ftse Mib che alla fine primeggia tra gli indici europei cedendo poco meno di quattro decimali come pure fa l’Eurostoxx di settore.
Mancano notizie e i volumi sono bassi. I titoli principali segnano tutti cifre in rosso, ma al di sotto del punto. Bene le due mid con Maire Tecnimont che avanza di quasi due punti e Saras di 1,7, mentre tra le small d’Amico, che in giornata ha comunicato l’aumento di capitale in relazione al termine del primo periodo di conversione dei warrants, si ferma quasi in parità.