Tecnologia – Stm e Reply star dell’anno

Il comparto Tecnologia archivia il 2017 con una performance invidiabile (+58%) spcie se confrontata con quanto registrato dal Ftse Mib (+13,6%) ed al 16,3% dell’Eurostoxx di settore.

Nella realtà dei fatti i primi tre titoli pesano per oltre il 92% dell’intera capitalizzazione ed in particolare Stm per oltre la metà e Telecom di oltre un terzo. Inevitabile quindi soffermarsi su queste aziende che stanno alla base del risultato dell’indice.

Il gruppo italo-francese leader nella progettazione, realizzazione e commercializzazione su scala mondiale di semiconduttori, circuiti integrati, microprocessori e componenti elettronici ha intrapreso un movimento al rialzo costante fino all’inizio dell’autunno arrivando fin quasi a raddoppiare il proprio valore sostenuto dall’ottimo andamento del settore del mercato dei microchip e dai risultati aziendali. Nell’ultimo scorcio dell’anno, Stm ha ritracciato un abbondante 10% che non impedisce comunque all’azienda di assicurarsi un rialzo vicino al 70%.

Telecom Italia conclude l’anno con una performance negativa del 14% circa con il mercato ancora in attesa di valutare nei fatti la guida del nuovo amministratore Amos Genish, in sella dagli inizi di ottobre. L’esito ancora incerto della vertenza innestata dal provvedimento della Consob che contesta a Vivendi il controllo di fatto del principale operatore della telefonia italiana, l’utilizzo conseguente dei poteri speciali (GoldenPower) da parte del Governo italiano, l’apertura verso una negoziazione più amichevole, ma senza abdicare alla difesa del libero mercato da parte dei vertici di Telecom sono argomenti più che bastevoli a giustificare il comportamento laterale dell’azione negli ultimo bimestre.

Quanto infine a Reply, la società specializzata nello sviluppo e assistenza alle imprese per soluzioni altamente tecnologiche e di comunicazione, il comportamento virtuoso del titolo in rialzo di oltre il 55% da inizio anno che porta ad una capitalizzazione prossima a un miliardo e ottocento di euro trae principalmente origine dall’ormai costante crescita a doppia cifra dei ricavi, della marginalità e dei risultati economici aziendali.