Partenza poco mossa per i listini europei nella prima seduta dell’anno nuovo, dopo la buona performance delle Piazze orientali e in particolare di quelle cinesi, mentre Tokyo è rimasta chiusa per festività.
Intorno alle 9:10 il Ftse Mib di Milano è sostanzialmente invariato in area 21.850 punti. Scambiano lievemente sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) è leggermente positivo.
In una seduta in cui si prevedono pochi spunti e volumi ancora sottili il focus sarà principalmente sull’agenda macro, in cui spiccano i dati di dicembre sull’attività manifatturiera di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti. Nella notte è stato pubblicato invece l’indice Pmi Caixin cinese, in crescita oltre le attese a 51,5 punti nell’ultimo mese del 2017.
Tra le valute l’euro/dollaro riparte sopra quota 1,2, mentre la coppia dollaro/yen è sostanzialmente invariata a 112,6.
Ben intonate le quotazioni del greggio con Wti e Brent rispettivamente a 60,7 a 67,3 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 1.309 dollari l’oncia approfittando della debolezza del biglietto verde.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp riparte in area 2% con uno spread dal Bund di circa 155 punti base, dopo la risalita di fine anno in seguito allo scioglimento delle camere e all’annuncio delle elezioni politiche il 4 marzo.
Sul Ftse Mib avanzano SAIPEM (+1,3%) e i bancari UNICREDIT (+0,9%) e UBI (+0,7%) mentre in fondo al listino scivolano FCA (-1,7%) e CNH (-1,2%).
Fuori dal listino principale in evidenza MONDADORI (+4,5%) che starebbe valutando un consolidamento sul mercato editoriale francese.