Dopo un avvio incerto i listini europei prendono decisamente la via del ribasso. Poco prima delle 12:00 scambiano in rosso il Ftse Mib di Milano (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,8%) e il Cac 40 di Parigi (-0,9%) mentre il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) limitano le perdite.
A penalizzare i mercati continentali è soprattutto il rafforzamento dell’euro, giunto ai massimi di 3 anni nei confronti del dollaro in area 1,208, un apprezzamento che pesa in particolare sugli esportatori.
Il tutto nonostante la mattinata positiva dei mercati asiatici, orfani di Tokyo chiusa fino a giovedì per festività, ma trainati dalle piazze cinesi e in parte dai dati sopra le attese sull’attività manifatturiera della regione.
Indicazioni positive dall’agenda macro anche per la regione europea, con gli indici Pmi manifatturieri di Germania ed Eurozona che si confermano su livelli record a dicembre e quelli di Italia, Francia e Regno Unito che rallentano ma continuano a segnalare una forte espansione.
Fra le materie prime le quotazioni del greggio tornano sui livelli della precedente chiusura, con Wti e Brent rispettivamente a 60,3 a 66,7 dollari al barile, mentre l’oro approfitta della debolezza del biglietto verde per riportarsi a quota 1.312 dollari l’oncia.
Vendite diffuse sull’obbligazionario dove il rendimento del Btp sale di circa 8 basis point, al 2,07%, con uno spread dal Bund in aumento a 162 punti base.
A Piazza Affasi segni rossi per la quasi totalità del listino principale, eccetto SAIPEM (+0,5%), YNAP (+0,3%) e BANCO BPM (+0,5%).
Vendite sostenute sul comparto automotive, in particolare su BREMBO (-3,9%), FERRARI (-2,3%) e FCA (-2,5%), quest’ultima in attesa dei dati sulle immatricolazioni in Italia.
Fuori dal listino principale avanza MONDADORI (+3,3%) che starebbe definendo un progetto di consolidamento sul mercato francese, con la creazione di un polo editoriale che unisca le attività d’Oltralpe di Mondadori con Lagardère e Marie Claire.