Aim – Prosegue la corsa di Safe Bag (+3,6%)

Nella prima seduta del 2018 il Ftse Aim Italia ha segnato un lieve calo dello 0,1%, in linea con il Ftse Aim 100 e al di sotto del Ftse Aim All Share (+0,1%). Contenuto il volume degli scambi, che si è attestato a 1.979.022 azioni trattate, inferiore rispetto ai volumi scambiati mediamente nelle precedenti sessioni.

In vetta all’indice Fope, che ha segnato un progresso del 4 per cento.

Prosegue la corsa di Safe Bag, in rialzo del 3,6%. Performance in scia alla comunicazione del rinnovo per ulteriori 3 anni del contratto con l’Aeroporto di Genova per l’affidamento in subconcessione dei servizi di avvolgimento bagagli, rintracciabilità attraverso Safe Bag 24 e vendita di Travel Goods, presso l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Si segnala che nel 2017 l’aeroporto di Genova ha registrato circa 1,3 milioni di passeggeri.

Seduta positiva per Health Italia, in rialzo del 2,1%. La società giovedì scorso aveva pubblicato i risultati dei primi nove mesi del 2017, che presentavano ricavi consolidati in crescita a oltre 14 milioni e un Ebitda di circa 3 milioni. Il Cda, inoltre, ha presentato l’outlook per il prossimo biennio, che stima un fatturato superiore ai 60 milioni e un Ebitda di oltre 20 milioni il 2020.

Acquisti anche su Agatos, salito dell’1,7 per cento. Si ricorda che la società ha ceduto alla Coop Servizi Integrati di Genova il 100% delle quote di partecipazione detenute in Windmill e Reia Wind, società veicolo proprietarie di due portafogli di impianti mini-eolici basati su turbine Jonica, per circa 4,9 milioni. Il corrispettivo prevede il ricevimento di 400.000 euro per il 100% del capitale sociale delle due società; 2,1 milioni come deconsolidamento dal bilancio consolidato di Agatos del mutuo residuo contratto da Windmill con Mediocredito Italiano, con beneficio immediato sulla posizione finanziaria netta; 2,7 milioni come corrispettivo dovuto da Coop Servizi Integrati di Genova ad Agatos per la cessione da parte di Agatos a Coop Servizi Integrati di Genova dei crediti per finanziamenti soci vantati da Agatos nei confronti delle due società per 2,4 milioni. Questo si traduce in un’uscita da business capital-intensive della vecchia TE Wind, che avevano mediamente lavorato al di sotto delle aspettative principalmente a causa di problematiche di manutenzione.

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