Banco Bpm – Al via il nuovo modello commerciale con l’inizio del 2018

Con l’avvio del nuovo anno, ha preso il via la riorganizzazione della rete commerciale del gruppo Banco Bpm approvata dal cda lo scorso ottobre in conformità con il piano industriale. Il nuovo modello operativo riguarda sia l’area retail sia quella corporate e diventerà pienamente operativo entro metà febbraio.

Con l’avvio del 2018 è partito il nuovo modello commerciale di Banco Bpm, deliberato dal board dello scorso ottobre in linea con quanto previsto nel piano strategico.

Secondo rumor di stampa, il nuovo modello dovrebbe entrare a pieno regime entro la prima metà di febbraio.

Per l’area retail è composto da 8 direzioni territoriali che presidieranno le zone in cui il gruppo è presente. Tali direzioni avranno il ruolo di coordinamento e supporto commerciale di circa 45 aree da ognuna delle quali dipenderanno circa 50 filiali, al fine di garantire maggiore vicinanza e velocità di risposta al cliente.

L’area corporate sarà dedicata alle imprese con un fatturato superiore ai 75 milioni. Questa struttura organizzativa raggruppa due segmenti di business – corporate per le imprese con un fatturato compreso tra 75 milioni e 1 miliardo e large corporate per quelle con ricavi superiori a 1 miliardo – con un forte presidio delle principali aree prodotto relative ai comparti origination, finanza strutturata, estero e trade finance, e si articola in 5 mercati e 18 centri corporate.

Tornando al retail, si è proceduto anche alla designazione dei responsabili di ciascuna direzione territoriale, oltre a definire le nomine a capo dell’area commerciale. Nel dettaglio, Paolo Testi è stato nominato a capo della direzione territoriale di Milano e della Lombardia Nord mentre la responsabilità commerciale è stata affidata a Marco Adelghi. Dei medesimi ruoli sono stati incaricati Massimo Marenghi e Riccardo Satragno per la direzione territoriale di Novara, Alessandria e del Nord Ovest; Roberto Perico e Gianluca Rinaldi per la direzione territoriale di Bergamo, Brescia e Lario; Leonardo Rigo e Alberto Melotti per quella di Verona e del Nord Est, Fabrizio Marchetti e Fabrizio Enrico Zambetti per quella di Lodi, Pavia e della Liguria; Stefano Bolis e Adelmo Lelli per la direzione territoriale dell’Emilia/Adriatica; Matteo Faissola ed Elena Pieraccio per quella Tirrenica (la cui sede è situata a Lucca). Infine, a capo della direzione territoriale del Centro Sud (con sede a Roma) la scelta è ricaduta su Maurizio Di Maio e Marco Giorgio Valori.

Nel modello è stato mantenuto lo schema hub&spoke, secondo cui le filiali saranno ripartite in quattro tipologie: hub, spoke, indipendenti e indipendenti coordinate. Le prime offrono una gamma completa di prodotti e si rapportano in maniera diretta con tutti i tipi di clientela. Questi ultimi sono classificato nel modo seguente: privati (con un patrimonio fino a 100 mila euro), personal (con un patrimonio compreso tra 100 mila e 1 milione di euro), business (imprese con fatturato fino a 5 milioni) e imprese con fatturato compreso tra 5 milioni e 75 miloni). Inoltre, esse coordinano le filiali spoke e, in base alle dimensioni, quelle indipendenti, riportando a un’area specifica. Sono anche operative le filiali indipendenti che per grandezza o posizionamento non hanno fanno riferimento solo all’area. Le spoke, invece, operano in maniera più circoscritta rispetto agli hub e si interfacciano direttamente solo con la clientela privata con un patrimonio fino a 100 mila euro. Ancora più ridotta l’operatività delle filiali indipendenti coordinate, che fanno capo a una hub.