L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri in flessione dello 0,5%, sostanzialmente in linea con l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-0,3%) ma chiudendo poco sotto il Ftse Mib (invariato).
La giornata è stata ancora caratterizzata da volumi ridotti e i listini europei hanno sofferto in parte il rafforzamento del cambio euro/dollaro, stabilmente oltre 1,2 e in prossimità dei massimi di tre anni.
Tornando al settore, la big cap Atlantia termina a -0,6 per cento. Da segnalare che dal 1 gennaio sono entrate in vigore le nuove tariffe autostradali per il 2018, sulla base dei Decreti Interministeriali emanati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
In particolare per Autostrade per l’Italia, controllata da Atlantia, l’adeguamento è pari all’1,51% e include il recupero del 70% dell’inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati. Per Sias (+0,9%) l’incremento medio risulta pari al 3,02% mentre per Autostrade Meridionali (+2,2%) l’incremento è pari al 5,98% e include anche l’inflazione di periodo non già riconosciuta relativa al periodo 2013-2017.
Nel frattempo il governo spagnolo ha approvato l’Opa lanciata da Hotchief, la controllata tedesca di Acs, su Abertis.
Per quanto riguarda gli operatori di torri, Ei Towers (-0,8%) ha comunicato l’aggiornamento sul piano di buyback, con le azioni proprie salite al 4,83% del capitale sociale.
Infine si segnala che venerdì Fs ha deliberato l’aumento di capitale di 2,86 miliardi mediante conferimento dell’intera partecipazione Anas detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.