ll Ftse Italia Banche chiude sulla parità e in linea all’analogo europeo (+0,3%), consentendo al Ftse Mib (+0,3%) di restare in territorio positivo.
Il settore creditizio riesce dunque a recuperare nell’ultima parte di seduta, in linea con quanto accaduto nella seduta precedente, dopo essere stato in rosso per quasi tutta la giornata.
L’indice di settore ha beneficiato dell’inversione di rotta in extremis di Unicredit (+0,5%) su cui diverse analisti hanno confermato l’indicazione d’acquisto sul titolo della banca di piazza Gae Aulenti dopo il Capital Market Day dello scorso 12 dicembre, credendo nella capacità del management di raggiungere i target prefissati dal piano strategico al 2019 e di assorbire meglio del previsto gli impatti della nuova normativa.
Nel Mid Cap moderato calo per Popolare Sondrio (-0,3%). Bene Credem (+0,5%) che tra gli investitori è considerato tra gli istituti più affidabili del sistema tricolore.
Tra le Small Cap arretra Carige (-2,5%) che, dopo il buon esito dell’aumento di capitale, punta a ridurre la propria esposizione anche negli unlikely to pay oltreché nelle sofferenze, di cui secondo indiscrezioni di stampa si appresta a vendere un ulteriore pacchetto da 200 milioni a Sga.
Dopo l’esordio positivo di ieri, tornano le vendite su Creval (-2%), con l’istituto alle prese con le operazioni propedeutiche al lancio dell’aumento di capitale da 700 milioni approvato dagli azionisti lo scorso 19 dicembre.