Utility – Ancora lettera sul settore (-0,6%), exploit di Alerion (+19,2%)

Sesta seduta consecutiva conclusa con il segno meno davanti per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,6%) che, rispetto al massimo dello scorso 8 dicembre a 30.637 punti, ha perso l’8,4 per cento. Anche ieri la performance giornaliera del paniere dei principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari è stata inferiore sia a quella del principale indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (+0,3%), sia a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,1%).

A differenza delle ultime sedute, ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici non ha risentito del positivo andamento del mercato dei governativi europei. Dopo i forti rialzi delle precedenti giornate, i rendimenti sui titoli di Stato del vecchio Continente, e in particolare sui bond italiani, hanno ripreso a scendere.

Nel segmento delle Big Cap, l’unico titolo che non ha registrato una variazione giornaliera negativa delle quotazioni è stato Terna (inv.). A sostenere i corsi delle azioni del gruppo guidato da Luigi Ferraris, il report pubblicato prima dell’apertura dei mercati dagli analisti di Kepler Cheuvreux. Nel dettaglio, gli esperti del broker francese hanno confermato il target price a 4,90 euro, ma hanno rivisto al rialzo la raccomandazione a “Hold” dal precedente “Reduce” in quanto ritengono improbabile il rischio di un’ulteriore discesa delle quotazioni.

Ancora vendite su Italgas (-2,2%) che porta così a casa la peggiore performance borsistica di ieri tra i titoli delle società a maggiore capitalizzazione, in assenza di notizie societarie e/o di settore penalizzanti per le quotazioni del gruppo leader nella distribuzione del gas in Italia.

Nell’ambito delle Mid Cap, sono tornati gli acquisti su Erg (+2,2%) e su Acea (+1,6%), mentre ha prevalso la lettera su Hera (-1,8%) che si è così mangiata i guadagni della prima seduta del 2018.

Tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, protagonista indiscusso della seduta di ieri è stato Alerion Clean Power (+19,2%). Il balzo di ieri è stato accompagnato da volumi elevati e ha consentito ai corsi delle azioni del gruppo guidato da Josef Gostner di ritornare sui livelli del giugno del 2017. Sono passati di mano quasi 55mila pezzi, a fronte di una media dei volumi scambiati nelle ultime 100 sedute pari a 26mila titoli. Ricordiamo che lo scorso 1° dicembre si era conclusa la riapertura dell’Offerta pubblica d’acquisto sulle azioni ordinarie della stessa Alerion Clean Power portata avanti da Fri-El Green Power. Nel complesso, la percentuale delle azioni apportate durante la riapertura dei termini e delle azioni apportate durante il periodo di offerta sulle azioni oggetto dell’Opa è stata pari al 77,345 per cento.

Seduta da incorniciare anche per Edison Rsp (+4,2%) e per K.R. Energy (+3,6%), mentre ha tirato un po’ il fiato Falck Renewables (-2,1%) dopo il rally dell’ultimo mese.