Nella giornata di ieri il Premier del Montenegro, Dusko Markovic, ha dichiarato che il suo esecutivo prevede di ricevere entro marzo delle offerte da parte di gruppi industriali/finanziari disponibili a entrare nel capitale dell’utility Epcg con una quota di minoranza.
Le parole del Primo ministro del Paese balcanico confermano, quindi, le indiscrezioni riportate lo scorso novembre da un articolo del quotidiano “MF” in cui si sottolineava che nel disegno di legge relativo al Bilancio 2018 non era indicato alcun aumento dell’indebitamento legato al pagamento della somma dovuta ad A2A per rilevare la quota del 41,75% del capitale della stessa Epcg.
Ricordiamo che il governo Markovic dovrebbe pagare alla principale multi-utility lombarda 7 rate da 35 milioni di euro, corrispondenti al valore dell’opzione Put in mano ad A2A.
Lo stesso articolo ipotizzava che la mossa dell’esecutivo di Podgorica era legata all’idea di sostituire il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano con un altro partner strategico. Tra i nomi circolati lo scorso autunno per comprare la quota di A2A nel principale gruppo energetico del Paese balcanico, la finlandese Fortum e il fondo americano Contourglobal.