ll Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 2,9% e in linea all’analogo europeo (+2,5%), contribuendo all’ottima performance del Ftse Mib (+2,8%).
Giornata vivace, dunque, per il comparto bancario dopo l’andamento piatto delle prime due sedute del 2018. Le azioni beneficiano anche della riduzione dello spread tra Btp e Bund decennali a 156 punti base.
I rialzi sono guidati da Ubi (+5%) che beneficia anche della conferma del ‘buy’ da parte di Ubs con target price a 4,5 euro.
Molto bene anche quasi tutti gli altri titoli del listino principale, con rialzi compresi tra il 2,5% e il 3,5%, inclusa Intesa Sanpaolo (+2,6%) che nel frattempo ha avviato l’offerta di riacquisto di due bond senior garantiti dallo Stato emessi dalle ex banche venete. Positive, ma più arretrate Mediobanca (+1%) e Mps (+1,1%), su cui la Dg Comp della Commissione Europea ha avviato il monitoraggio sull’esecuzione del piano di ristrutturazione.
Nel Mid Cap in luce Popolare Sondrio (+2,5%) che azzera tutte le perdite dell’intero 2017, mentre Credem (+0,6%) rafforza il guadagno di mercoledì a testimonianza della credibilità di cui gode presso gli investitori.
Tra le Small Cap tornano gli acquisti su Carige (+1,3%) il cui azionariato, dopo la conclusione dell’aumento di capitale, ha visto Vittorio Malacalza e Gabriele Volpi salire rispettivamente al 20,6% e al 9,1% del capitale e, inoltre, ha registrato l’ingresso della Sga e di Credito Fondiario con una quota del 5,4 per cento.
Dinamica opposta, invece, per Creval (-1,8%), con l’istituto alle prese con le operazioni propedeutiche al lancio dell’aumento di capitale da 700 milioni approvato dagli azionisti lo scorso 19 dicembre. Si segnale che da lunedì 8 gennaio partirà il raggruppamento delle azioni.