Bper, entro fine marzo, invierà alla Bce tutti i correttivi apportati riguardo la valutazione qualitativa degli npl in risposta alle raccomandazioni inviate dall’Eurotower.
È quanto si evince dal documento di registrazione relativo all’offerta al pubblico di obbligazioni della controllata Banco di Sardegna, depositato in Consob.
Suddetto documento precisa che “Gli interventi correttivi oggetto di tali raccomandazioni sono stati declinati dalla capogruppo in un Action plan inviato alla Bce il 28 aprile 2017. Nell’insieme la conclusione di tutti gli interventi è pianificata entro il 31 marzo 2018”.
In particolare, Francoforte aveva raccomandato di presidiare maggiormente la supervisione dei crediti deteriorati, di rafforzare le politiche e le procedure di rilevazione degli stessi, di sviluppare le politiche e i documenti procedurali sugli accantonamenti, di irrobustire le procedure adottate per l’aggiornamento della valutazione degli immobili posti a garanzia dei crediti problematici.
Il già citato documento precisa inoltre che “La Bce, oltre ai requisiti quantitativi di capitale, ha richiesto anche requisiti qualitativi, chiedendo a Bper la predisposizione di un piano strategico per la gestione dei crediti non-performing, di un piano operativo finalizzato alla gestione dell’elevato livello degli stessi e l’invio trimestrale di un’informativa sull’evoluzione dei non-performing, sia lordi sia netti”.
Per allinearsi alla richiesta, sempre secondo quanto contenuto nel documento, “la capogruppo Bper Banca prevede una riduzione degli npl, da conseguire con azioni mirate a migliorare i processi di gestione del credito e le azioni di recupero degli npl nonché tramite la cessione di portafogli. Al riguardo tali azioni potrebbero determinare la necessità di incrementare gli accantonamenti nonché, all’atto della cessione degli npl, la possibilità di rilevare perdite su crediti”.
In una recente intervista, il Ceo della banca modenese Alessandro Vandelli ha annunciato l’implementazione di una manovra di de-risking da 4 miliardi per ridurre l’esposizione verso i crediti deteriorati, di cui 3 miliardi saranno oggetto di cessione tramite cartolarizzazioni e 1 miliardo verrà gestito internamente. Inoltre, verrà effettuato un accantonamento straordinario da 1 miliardo, previsto all’inizio del 2018, mirato ad aumentare i livelli di copertura.
L’obiettivo, ha sottolineato il manager, è quello di ridurre lo stock di npe del 35% e il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e crediti totali al 13,5% dall’attuale 20,4% entro il 2020.
Intorno alle 09:40 a Piazza Affari il titolo sale dello 0,9% a 4,28 euro, mentre l’indice di settore risulta piatto.