I futures sui principali indici europei scambiano poco distanti dalla parità, preannunciando una partenza poco mossa per le Borse europee. Ieri sera, a Wall Street, i listini americani hanno arrotondato i record di inizio anno, chiudendo però lontani da massimi intraday, mentre in mattinata i mercati asiatici hanno mantenuto la buona intonazione delle prime sedute dell’anno, con Tokyo a +0,9% sostenuta anche dall’indebolimento dello yen (USD/JPY oltre quota 113).
Il focus di giornata sarà sul report di dicembre relativo al mercato del lavoro statunitense, dal quale si attendono 190 mila nuovi occupati nel settore non agricolo (inferiori alle 228 mila unità di novembre) e un tasso di disoccupazione stabile al 4,1 per cento. Il tutto dopo che ieri la stima Adp ha sorpreso le attese, con un incremento di 250 mila nuove buste paga.
L’agenda macroeconomica odierna ha già visto la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio di novembre in Germania, in aumento del 2,3% su base mensile e del 4,4% rispetto all’anno precedente. Sono previsti inoltre i dati di dicembre sulla fiducia dei consumatori francesi, sui prezzi al consumo di Francia, Italia ed Eurozona e gli ordinativi industriali statunitensi di novembre.
Cambio euro/dollaro poco mosso in area 1,2065 mentre il petrolio consolida i guadagni delle precedenti sedute, confermati anche grazie al nuovo calo delle scorte di greggio, con Wti e Brent poco distanti da quota 62 e 68 dollari rispettivamente. Sull’obbligazionario Btp poco mosso al 2,02% con uno spread dal Bund di 158 punti base.
A Piazza Affari attenzione a Fca dopo il balzo di ieri oltre l’8% che ha portato il titolo sui massimi storici.