Chiusura perlopiù positiva per le Borse del Vecchio Continente, in una seduta povera di spunti. A Milano il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,4% a 22.845 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%). L’Ibex 35 di Madrid termina sulla parità mentre il Ftse 100 di Londra lascia sul terreno lo 0,4 per cento. Intanto il premier britannico Theresa May starebbe pensando di affidare ad un ministro la predisposizione di un piano di emergenza nel caso in cui non si giunga ad un accordo con l’UE sulla Brexit.
Oltreoceano, nel frattempo, i listini americani scambiano poco mossi, dopo i record di venerdì e in attesa che prenda il via la nuova stagione di trimestrali, con i conti delle grandi banche previsti già per la fine di questa settimana.
Sul Forex l’euro buca al ribasso la soglia degli 1,2 dollari, scendendo a 1,198. condizionato anche dalle difficoltà del cancelliere tedesco Angela Merkel nella creazione di un governo di coalizione. Tra le materie prime le quotazioni del petrolio confermano i recenti guadagni e restano in prossimità dei massimi della scorsa ottava, con Wti e Brent rispettivamente a 61,7 e 67,8 dollari al barile, grazie anche al calo degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,97%, separato da un differenziale con il Bund tedesco intorno a quota 154 punti base.
A Piazza Affari, tra le big cap, avanzano in particolare CNH (+2,05%) e TELECOM ITALIA (+1,9%) che beneficia sia delle indiscrezioni su un piano di esuberi sia delle novità sullo scorporo della rete, dopo le dichiarazioni in merito del ministro Calenda. Secondo quest’ultimo, che sta dialogando con Tim per definire il perimetro del network, dovrebbero esserci “due entità legali separate, quotate sul listino”.
Acquisti anche sulle azioni BANCO BPM (+1,9%) supportate dalla conferma della raccomandazione ‘buy’ da parte di Société Generale con target price di 4,3 euro, oltre che su LEONARDO (+1,6%). Di venerdì la notizia che il consorzio Eurosam, di cui fa parte Leonardo attraverso la joint venture MBDA, si è aggiudicato assieme alle turche Aselsan e Roketsan il contratto di 18 mesi per studiare lo sviluppo e la produzione del futuro sistema di difesa turco composto da aerei e missili a lungo raggio.
Inoltre la Corte d’Appello di Milano ha assolto gli ex Ad di Finmeccanica e AgustaWestland Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini, nell’ambito del secondo processo d’appello per le presunte tangenti pagate dall’azienda produttrice di velivoli per l’appalto da 560 milioni per dodici elicotteri all’India nel 2010.
Sottotono infine FERRAGAMO (-1,2%), TERNA (-0,8%), CAMPARI (-0,6%) e MEDIASET (-0,6%).