I listini europei si mantengono in frazionale rialzo, eccetto il Ftse 100, dopo la partenza debole di Wall Street. Poco dopo le 16:00 il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse Mib di Milano (+0,3%) mostrano guadagni marginali e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) resiste poco sopra la parità. Londra cede lo 0,3 per cento, mentre il primo ministro Theresa May starebbe valutando la possibilità di incaricare un ministro di predisporre un piano di emergenza nel caso non si trovi un accordo con l’UE sulla Brexit.
Nel frattempo i listini americani hanno aperto in rosso di pochi centesimi dopo i nuovi record di venerdì e in attesa che prenda il via la nuova stagione di trimestrali, con i conti delle grandi banche previsti già per la fine di questa settimana.
Sul Forex l’euro buca al ribasso la soglia degli 1,2 dollari, scendendo a 1,197, condizionato anche dalle difficoltà del cancelliere tedesco Angela Merkel nella creazione di un governo di coalizione. Tra le materie prime le quotazioni del petrolio consolidano i recenti guadagni e restano in prossimità dei massimi della scorsa ottava, con Wti e Brent rispettivamente a 61,5 e 67,6 dollari al barile, grazie anche al calo degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,97%, separato da un differenziale con il Bund tedesco intorno a quota 155 punti base.
A Piazza Affari, tra le big cap, avanzano in particolare LEONARDO (+2,1%) e TELECOM ITALIA (+1,7%). Di venerdì la notizia che il consorzio Eurosam, di cui fa parte Leonardo attraverso la joint venture MBDA, si è aggiudicato assieme alle turche Aselsan e Roketsan il contratto di 18 mesi per studiare lo sviluppo e la produzione del futuro sistema di difesa turco composto da aerei e missili a lungo raggio. Il colosso tlc invece beneficia sia delle indiscrezioni su un piano di esuberi sia delle novità sullo scorporo della rete, dopo le dichiarazioni in merito del ministro Calenda. Sottotono FERRAGAMO (-1,1%), CAMPARI (-1%) e MEDIASET (-0,8%).