Banca Popolare di Sondrio si avvia a chiudere un buon 2017 con una qualità del credito in significativo miglioramento, anche per merito del consolidarsi della ripresa economica.
È quanto specificato dal presidente Francesco Venosta e dal consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini nella tradizionale missiva di inizio anno inviata agli oltre 175 mila azionisti dell’istituto.
Nella lettera i vertici sottolineano che “Si devono ancora tirare le fila per l‘esatta definizione delle poste di bilancio del 2017. Si può tuttavia anticipare che le risultanze, conseguite con passi decisi, preservando i nostri punti di forza, sono buone.
In merito al miglioramento del profilo creditizio, il top management precisano che: “Agevolata dal consolidamento della ripresa economica, si è sensibilmente avvantaggiata la qualità del credito e si è ridotto il flusso delle posizioni deteriorate. Il cosiddetto npl ratio è in via di miglioramento, pure per effetto dell‘azione di sistemazione di singole partite. Vi è da aggiungere il vantaggio della ritrovata tranquillità dei mercati finanziari. La nostra istituzione, tra le prime dieci realtà del panorama creditizio nazionale, si caratterizza per essere rimasta sana e profittevole altresì in questi ultimi dieci anni di avversità economiche e finanziarie, di volatilità e turbolenze dei mercati”.
Nella missiva di fa presente che “La redditività, seppure soddisfacente, risente della pesante decurtazione di alcune decine di milioni per oneri legati alla stabilizzazione del sistema bancario italiano”.
Presidente e consigliere delegato hanno anche ricordato lo robustezza patrimoniale di cui gode la banca: “La Popolare di Sondrio ha ricevuto dalla Bce, in ambito Srep, la notifica relativa ai livelli minimi da rispettare su base consolidata: 8,375% per il Cet1 e 11,875% per il Total Capital ratio, a fronte dei nostri coefficienti prudenziali che, al 30 settembre 2017, si sono posizionati ben al di sopra di tali soglie, e cioè: 11,59% per il Cet1 ratio e 13,77% per il Total Capital ratio. È un aspetto molto importante che dimostra la solidità della banca, considerando pure come i coefficienti siano cresciuti, quasi interamente, per effetto di autofinanziamento da utili correnti”.