Le principali piazze europee, con la sola eccezione di Londra, chiudono col segno positivo anche se New York appare oggi leggermente contrastata. Si indebolisce l’euro che torna sotto quota 1,20 mentre il barile (Wti) si mantiene saldo poco sopra 61 dollari e mezzo.
Milano registra la miglior perfromance nel veccho continente forte anche del Btp decennale che ritorna simbolicamente sotto il rendimento del 2%.
Il settore dell’impiantistica chiude con un +1,6%, superiore tanto al Ftse Mib che all’Eurostoxx Prodotti e Servizi Industriali accomunati dalla medesima performance, +0,4%.
Tra i titoli del comparto che si distinguono in positivo, ancora una volta Fincantieri (+4,4%) che, forte anche dei nuovi ordini acquisiti dalla controllata Vard, aggiorna il massimo storico a 1,42 euro e Astaldi che, con il +5,5% di oggi, porta il rialzo complessivo da inizio anno a quasi il 30%.
Sul gruppo capitolino sembra poter far premio la notizia dell’emissione di criptovaluta, il cosiddetto Petro, da parte del Governo di Caracas equivalente ad un barile di petrolio venezualano che costitutisce un tentativo di aggirare il problema dell’embargo USA che incide anche sulla possobilità di rinegoziazione/ristrutturazione del proprio debito.
Bene anche Salini Impregilo che chiude la giornata con un 3,7%
Trevi si ferma sulla parità mentre, nella parte alta del listino, Leonardo avanza dell’1,6% dopo la comunicazione dell’aggiudicazione dello studio e realizzazione del sistema misilistico affidato dal governo turco al consorzio Eurosam, di cui Leonardo è parte.