Mercati – A Milano (+0,6%) brilla Fineco, euro/dollaro in calo a 1,193

Mattinata positiva finora per i principali indici europei, che estendono il rally di inizio anno. Intorno alle 11:20 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,6% in area 22.980 punti, seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,5%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Lievemente più arretrati il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).

Gli investitori attendono l’avvio della stagione di trimestrali negli Stati Uniti, con i conti di colossi come JPMorgan e Wells Fargo previsti a fine settimana, per giustificare i guadagni di queste prime sessioni del 2018 e dare un ulteriore impulso alle quotazioni dei listini azionari.

Pochi spunti di rilievo dall’agenda macroeconomica, con i dati sopra le attese sulla produzione industriale tedesca di novembre e la disoccupazione dell’Eurozona, in calo come previsto all’8,7% a novembre (record da gennaio 2009). In Italia invece il tasso di disoccupazione nello stesso mese è sceso all’11%, livello minimo da settembre 2012.

A fine settimana invece verranno pubblicati i numeri di dicembre sull’inflazione statunitense, che dovrebbero confermare una scarsa pressione al rialzo sui prezzi indebolendo le posizioni dei “falchi”, favorevoli ad un’accelerazione nel ritmo di rialzo dei tassi Fed.

Sul Forex l’euro/dollaro cala a 1,193, sui minimi di oltre una settimana sui timori che la Bce possa ostacolare un rafforzamento della valuta in vista del meeting di questo mese. Lo yen invece recupera terreno sul biglietto verde (USD/JPY a 112,9) e sulla moneta unica (EUR/JPY a 134,7) dopo che la Bank of Japan ha lievemente ridotto gli acquisti mensili di titoli di Stato.

Tra le materie prime l’oro scende in area 1.315 dollari l’oncia mentre il petrolio resta ben intonato in scia al calo degli impianti di trivellazione statunitensi e in attesa dei dati sulle scorte americane. Wti e Brent scambiano rispettivamente a quota 61,9 e 67,9 dollari al barile, non distanti dai massimi di circa tre anni.

Sostanzialmente invariato, sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano, all’1,97%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 154 punti base.

A Piazza Affari brilla FINECO (+3,8%), che nel 2017 ha registrato una raccolta netta totale di 5,9 miliardi, il miglior risultato di sempre. Il titolo si è guadagnato anche la conferma della raccomandazione ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux, con target price alzato da 8,8 euro a 10 euro.

Tonica pure BANCA GENERALI (+2%), reduce anch’essa dal record storico di raccolta nel 2017 (6,87 miliardi).

Bene anche ITALGAS (+1,8%), SAIPEM (+1,1%) oltre ai titoli della galassia Agnelli FCA (+1,2%), FERRARI (+1,3%) e CNH (+1,1%). Invariata ATLANTIA, la cui offerta per Abertis ha ottenuto la conferma dell’autorizzazione da parte della Consob spagnola.

Scivola in fondo al listino principale FERRAGAMO (-1,8%), penalizzata dal downgrade di Ubs da ‘neutral’ a ‘sell’, con target price abbassato da 22 a 19 euro.