Utility – Avvio di ottava sottotono per il settore (-0,2%), tutte in rosso le Big Cap

Prima seduta della settimana all’insegna del consolidamento per il Ftse Italia Servizi Pubblici, dopo i forti guadagni portati a casa nelle ultime due sedute della scorsa ottava. Nel dettaglio, ieri il paniere dei principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari ha registrato una flessione dello 0,2% rispetto alla chiusura di venerdì, facendo così peggio del principale indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (+0,4%), ma in linea con lo Stoxx Europe 600 Utilities (-0,2%).

A differenza di altre sedute, nella giornata di ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici non ha però beneficiato delle buone notizie provenienti dal mercato dei titoli di Stato italiani, con i rendimenti che hanno proseguito la discesa della scorsa ottava su tutte le scadenze. Nel dettaglio, lo yield del Btp a 10 anni ha concluso le contrattazioni di lunedì all’1,975%, contro l’1,995% di venerdì pomeriggio.

Da segnalare che tutte le Big Cap del settore hanno registrato una variazione giornaliera negativa delle quotazioni, seppure con ribassi contenuti sotto il punto percentuale. Nel segmento delle Mid Cap si è registrata una maggiore vivacità con acquisti concentrati su Iren (+3,2%) ed Hera (+1,8%).

In lieve flessione, invece, Erg (-0,3%), nonostante l’Antitrust abbia dato il via libera alla cessione di TotalErg ad Api. L’operazione, annunciata lo scorso novembre, riguarda circa 2.600 stazioni di servizio della rete, il polo logistico di Roma e il 25,16% della raffineria di Trecate. L’importo che il gruppo guidato da Luca Bettonte incassa per l’equity value è di 273 milioni di euro ed è inclusivo dei dividendi straordinari distribuiti da TotalErg per 71 milioni (di cui 20 milioni pagati lo scorso maggio e i restanti lo scorso ottobre) e di una componente differita di 36 milioni, regolata da un vendor loan agreement con scadenza a 5,5anni, sottoscritto con la stessa Api.

Tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, seduta da incorniciare per TerniEnergia (+3,1%) che nella mattinata di ieri ha comunicato la cessione di due interventi di efficienza energetica per un corrispettivo complessivo di 2,2 mln. L’operazione rappresenta un nuovo, rilevante tassello del programma di transizione e gestione della tensione finanziaria per il riposizionamento strategico del gruppo guidato da Stefano Neri, già annunciato al mercato lo scorso 24 ottobre, e che prevede l’alienazione di asset non strategici, per favorire la focalizzazione su attività a maggiore valore aggiunto tecnologico.

Un’altra giornata borsistica all’insegna della lettera per Falck Renewables (-2%). Ricordiamo che lo scivolone (-5,8%) della scorsa ottava era stato agevolato dalle note pubblicate dagli analisti di Kepler Cheuvreux e di Equita che avevano rivisto al ribasso il giudizio sulle azioni Falck Renewables, portandolo entrambi a “Hold” dopo il rally dell’ultimo mese.