Mercati – Occhi puntati su titoli di Stato, Ftse Mib +0,5% con le banche

Le Borse europee mantengono un andamento contrastato, dopo l’apertura debole di Wall Street. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib scambia in rialzo dello 0,5% grazie agli acquisti sui bancari, a cui è maggiormente esposto. Il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid sono sostanzialmente invariati mentre il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%) mostrano significativi ribassi. Oltreoceano gli indici americani cedono tra lo 0,4% e lo 0,6 per cento.

I mercati mostrano dunque una lieve correzione dopo il rally di inizio anno e in attesa delle prime trimestrali statunitensi, mentre gli investitori osservano soprattutto il rialzo dei rendimenti obbligazionari. Un incremento alimentato sia dalle aspettative di ripresa dell’inflazione, con conseguente normalizzazione delle politiche monetarie da parte delle banche centrali, sia dalle indiscrezioni secondo cui la Cina potrebbe ridurre gli acquisti di titoli di Stato statunitensi.

Il rendimento del T-Bond si avvicina così al 2,6%, sui massimi dal novembre 2016 e il Bund risale allo 0,54 per cento. Il tasso sul Btp decennale di attesta al 2,03%, con uno spread dal benchmark di 149 punti base.

Le indiscrezioni pesano anche dollaro, che perde terreno nei confronti delle altre principali divise permettendo al cambio con l’euro di risalire all’1,199 per cento. Continua ad apprezzarsi lo yen, con l’USD/JPY e l’EUR/JPY in discesa rispettivamente a 111,4 e 133,6, dopo che la Bank of Japan ha lievemente ridotto gli acquisti mensili di titoli di Stato a lunga scadenza, un altro segnale di una progressiva stretta monetaria a livello globale.

Tra le materie prime l’oro scambia a 1.317 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio avanzano in scia alla diminuzione delle scorte americane (-11,2 milioni di barili) stimata dall’Api. Wti e Brent viaggiano rispettivamente a 63,3 e 69 dollari al barile, sui massimi di tre anni, in attesa dei dati ufficiali dell’Eia.

Tornando all’equity, le aspettative di tassi in aumento giustificano una netta rotazione settoriale, con acquisti soprattutto sui titoli bancari e vendite in particolare sulle utilities.

A Piazza Affari infatti brillano BANCO BPM (+4,3%), INTESA (+4,1%), BPER (+3,8%), UBI (+3%) e UNICREDIT (+2,7 %), sostenute anche dai giudizi positivi degli analisti.

Dall’altra parte del listino invece scivolano A2A (-2,7%), ITALGAS (-2,1%), SNAM (-1,9%), ENEL (-1,9%) e TERNA (-1,7%), oltre a PIRELLI (-2,2%).