ll Ftse Italia Banche termina con uno scatto del 3,6% e sovra-performando di oltre un punto percentuale l’analogo europeo (+2,5%), sostenendo anche al Ftse Mib (+0,7%).
Il settore creditizio ha beneficiato anche le attese di un rialzo dei tassi di interesse in scia alle aspettative di ripresa dell’inflazione. L’andamento è supportato anche dal restringimento dello spread tra Btp e Bund a 149 punti base.
Nel listino principale forti acquisti su Banco Bpm (+4,8%), Bper (+4%) e Intesa Sanpaolo (+4,6%), con quest’ultima che sta considerando opzioni strategiche nell’attività di servicing di crediti deteriorati nell’ambito del nuovo piano industriale. Le performance, inoltre, beneficiano anche della conferma della raccomandazione d’acquisto di alcuni analisti sui titoli.
Ben intonate anche Ubi (+2,6%) e Unicredit (+3,2%), con anche queste ultime supportate dal mantenimento del ‘buy’ da parte di alcune case di investimento. In luce anche Mediobaca (+2,3%).
Molto bene anche Mps (+3,3%) nel giorno in cui Quastio Sgr, per conto dell’ex fondo Atlante, ha perfezionato l’acqusto del 95% della tranche mezzanina relativa alla cartolarizzazione dei circa 25 miliardi di sofferenze in seno all’istituto senese.
Il clima di euforia coinvolge anche le Mid Cap con Popolare Sondrio (+2,8%) e Credem (+3,5%)
Tra le Small Cap ok Carige (+1,3%) dopo le ultime sedute in rosso, con l’azionariato della banca che ha visto l’ingresso del fondo Chenavari con una quota del 4,9% dopo l’aumento di capitale da 560 milioni. Bene anche Banca Profilo (+4,9%).
In controtendenza Creval (-1%), con gli investitori che restano in attesa di conoscere le condizioni dell’aumento di capitale da 700 milioni che sarà lanciato entro a breve.