È stata ancora una seduta altalenante per le Borse del Vecchio Continente, con l’indice Ftse Mib che si conferma il migliore grazie ad energetici e banche, seguito dal Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid, entrambi poco sopra la parità. Di tendenza opposta invece le performance del Cac 40 di Parigi e del DAX di Francoforte.
Giornata quella di ieri influenzata dalle notizie macroeconomiche, in particolare dalle indicazioni emerse dalle minute dell’ultima riunione della BCE che hanno hanno avuto effetti sia sull’euro/dollaro, risalito sopra quota 1,20, sia sui rendimenti dei titoli obbligazionari, con i BTP sopra il 2% e i T-Bond decennali in area 2,6%.
Tra le materie prime infine l’oro risale sopra 1320 dollari l’oncia mentre sia Wti che Brent si mantengono ancora in prossimità dei massimi.
Altra giornata negativa per l’indice Ftse Moda Prodotti per la Casa e la Persona (-0,7%) come anche per il corrispettivo indice europeo (-0,8%), sovraperformati entrambi dal Ftse Mib (+0,6%).
Chiudono con il segno meno quasi tutti i titoli del comparto esclusi la Mid De’Longhi (+0,7%), che prosegue l’andamento altalenante della settimana, e la Small Bialetti (+1,9%), sempre positiva nell’ottava corrente.
Fra le Mid Cap ancora vendite su Fila (-1,6%), con anche Technogym che registra un lieve calo (-0,4%).
Performance negativa anche per le piccole capitalizzazioni, con Sabaf, Elica e Nice che perdono rispettivamente l’1,7%, l’1,4% e l’1,3%.