Media – Listino debole sui dati mensili ADS

Altra chiusura contrastata per le borse europee, mentre a Wall Street gli indici americani hanno ripreso la propria marcia dopo la battuta d’arresto di ieri, sostenuti dagli energetici in scia al progresso del greggio. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,6% a 23.305 punti, sovraperformando gli altri listini del Vecchio Continente grazie anche alla buona intonazione dei bancari.

Seduta con segno negativo per il Ftse Italia Media a -0,9%, in sostanziale parità con l’Euro Stoxx TMI Media in calo del’1,2%, risultato, quello dell’indice del settore, che rispecchia i risultati emessi dall’Ads (Accertamenti Diffusione Stampa) dei dati relativi alla diffusione cartacea e digitale riferiti al mese di novembre per i quotidiani e i settimanali e al mese di ottobre per i mensili.

La Big Cap del settore Mediaset segna un calo dello 0,9%. Il mercato non avrebbe gradito la notizia relativa all’offerta che la società ha intenzione di proporre per l’acquisizione dei diritti televisivi per il campionato di serie A 2018/2021, la quale non dovrebbe comprendere la piattaforma streaming.

Nel comparto delle Mid Cap positiva solo Mondadori (+0,4%).

Tra le società a minor capitalizzazione, positive le performance registrate da Mediacontech (+0,3%) e Monrif (+1,5%).

In calo invece Caltagirone Editore (-1,1%) in seguito alla comunicazione della società relativa al programma di vendita di azioni proprie, che nel periodo dal 3 dicembre al 10 gennaio 2018 ha venduto 14.349 azioni al prezzo medio ponderato di 1,317 euro ciascuna, per un controvalore complessivo di circa 19mila euro. Caltagirone Editore detiene oggi un totale di 2.289.450 azioni proprie, pari all’1,831% del capitale sociale.