Intorno a mezzogiorno le Borse europee scambiano in frazionale rialzo, mentre l’euro ha superato quota 1,21 dollari in scia alla notizia di una possibile intesa sulla larga coalizione in Germania, che consentirebbe ad Angela Merkel di concordare un programma comune di governo.
A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,5% in area 23.400 punti con Fca nuovamente in evidenza. Poco mossi il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Il tutto in attesa dei dati americani sull’inflazione e delle prime trimestrali a stelle e strisce. Dopo le preoccupazioni degli ultimi giorni relative alle banche centrali e alla politica monetaria, il focus degli operatori si sposta infatti sulla earning season statunitense, che oggi prevedi i conti di JP Morgan e BlackRock prima dell’apertura dei mercati.
Sul fronte macro invece si guarda ai dati americani sui prezzi al consumo di dicembre, dopo la battuta d’arresto emersa ieri dall’indice dei prezzi alla produzione. In mattinata i numeri finali sull’inflazione francese hanno confermato la lettura preliminare (+1,2% a/a) mentre la produzione industriale in Italia è risultata sotto le aspettative a novembre. In netta crescita il surplus commerciale cinese di dicembre (54,69 miliardi di dollari), con esportazioni in crescita del 10,9 per cento.
Tra le materie prime l’oro beneficia della debolezza del dollaro per superare i 1.330 dollari l’oncia. Riprendono fiato le quotazioni del petrolio dopo la corsa delle ultime sedute, con Wti e Brent che abbandonano i massimi degli ultimi tre anni e tornano rispettivamente a 63,5 e 69,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp scende in area 2%, riducendo lo spread con il Bund a 142 punti base, in attesa del giudizio di Dbrs sul rating sovrano che verrà diffuso a mercati chiusi.
A Piazza Affari, nuovi record per FCA (+3,6%), che investirà oltre un miliardo di dollari nell’impianto di Warren in Michigan, allo scopo di trasferirvi dal Messico nel 2020 la produzione della nuova generazione di Ram heavy duty.
Sui massimi storici anche CNH (+2,6%) ed EXOR (+1,8%) mentre tra gli altri titoli gli acquisti premiano in particolare FERRAGAMO (+2%), AZIMUT (+1,2%) e PRYSMIAN (+0,9%).
Banche in frazionale rialzo eccetto MEDIOBANCA (-0,5%), poco mosse le utilities. Scivola in fondo al Ftse Mib GENERALI (-1%), penalizzata anche dal downgrade a ‘sell’ da parte di Citi.