Il titolo Azimut brinda a Piazza Affari ai risultati della società di asset management comunicati a metà mattina e all’annuncio sul dividendo. Le azioni del gruppo guidato da Sergio Albarelli segnano un rialzo del 6,2% a 17,71 euro dopo che l’azienda milanese ha reso noto che per il 2017 si attende un utile netto compreso tra 215/225 milioni, il secondo miglior utile netto consolidato della storia del gruppo, che permetterà al cda di proporre un dividendo di 2 euro per azione.
La società di gestione, inoltre, ha confermato l’obiettivo di raggiungere i 300 milioni di utile netto consolidato entro il 2019.
Nel 2017 il gruppo ha registrato una raccolta netta record di 6,8 miliardi, portando così il patrimonio complessivo sopra la soglia dei 50 miliardi (50,4 miliardi; +16% rispetto a fine 2016). La società, sottolinea nel comunicato, come il target indicato nel business plan quinquennale, previsto per la fine del 2019, sia stato raggiunto con due anni di anticipo.
Inoltre è già stato pienamente raggiunto e superato anche l’obiettivo fissato a fine piano, ossia per il 2019, relativo alle masse totali delle attività estere del gruppo. Alla fine del 2017, infatti, il totale del patrimonio gestito dalle realtà non italiane della galassia Azimut ha raggiunto il 25% del totale, contro il 15% preventivato a piano.
Il positivo andamento della società e la crescita delle masse in linea con le previsioni hanno permesso all’Ad del gruppo di confermare le previsioni sull’utile netto a 300 milioni per il 2019, previsto dall’attuale piano quinquennale.
Per quanto riguarda il pay-out, il numero uno del gruppo proporrà al consiglio di amministrazione di Azimut Holding, convocato per l’8 marzo 2018, di approvare la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 2 euro per azione (il doppio rispetto al 2017), di cui indicativamente il 50% verrà corrisposto in contanti e il restante 50% verrà corrisposto in natura mediante utilizzo di azioni proprie in portafoglio, sulla base di un rapporto che sarà definito in sede di delibera del cda. Si tratta di una proposta di dividendo equivalente ad un pay-out superiore al 100% che corrisponde a uno yield del 12 per cento.
Infine, rimane positivo anche il reclutamento di nuovi consulenti finanziari e private banker con l’inserimento, nel corso dell’anno, di 94 professionisti, portando così il totale a 1.638 unità a fine 2017.
Sergio Albarelli, Ceo del gruppo, commenta: “Archiviamo un 2017 di grandi soddisfazioni e primati con un nuovo record storico di raccolta netta annuale e il raggiungimento con due anni di anticipo dell’obiettivo di incremento delle masse totali a 50 miliardi di euro stabilito dal piano industriale quinquennale 2015-2019. Anche le stime preliminari dei risultati, che indicano per l’anno appena concluso il secondo miglior utile nella storia del gruppo, dimostrano la nostra capacità di crescere in modo sostenibile attraverso un attento contenimento dei costi, un’efficace riorganizzazione della struttura, una mirata revisione dell’offerta prodotti e puntando sulla qualità della raccolta”.
“La proposta di distribuire un dividendo pari a 2 euro per azione, in parte mediante assegnazione di azioni proprie, riflette il nostro impegno a continuare a premiare la fiducia degli azionisti ed è espressione di quanto crediamo nel valore del nostro titolo, attualmente sottovalutato, il cui grande potenziale di crescita sarà a beneficio degli azionisti. Gli effetti positivi di tutte le attività avviate nel 2017 si manifesteranno in modo ancora più evidente nel corso del nuovo anno, che si apre sotto i migliori auspici in un clima di entusiasmo condiviso. La convention di Montecarlo, che ha riunito tutti i consulenti, i gestori ed analisti provenienti dai 17 Paesi del Mondo dove siamo presenti, ha mostrato un gruppo compatto e unito intorno ai suoi valori fondanti – indipendenza e partnership – che siamo certi ci consentiranno di affrontare con successo le sfide che il 2018 porterà con sé.”