Alla vigilia dell’apertura del Salone dell’Auto di Detroit di oggi, Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di FCA, ha rilasciato un’intervista a Bloomberg dove ha parlato del futuro sia del gruppo che del mercato dell’auto in generale.
Il CEO ha confermato sia la guidance 2017, dove si prevede un EBIT adjusted a 7 miliardi, sia i target per il 2018, anno nel quale dovrebbe essere portato a termine l’azzeramento del debito.
Secondo il manager il gruppo potrebbe arrivare a raddoppiare gli utili, grazie soprattutto al contributo di Jeep che ha la possibilità di raggiungere il 20% del mercato globale dei SUV, pari a circa 5 milioni di veicoli venduti l’anno. A ciò si aggiungono i benefici derivanti dalla riforma fiscale USA, stimati in circa un miliardo di dollari l’anno e non ancora inclusi nelle stime degli analisti.
La strategia per raggiungere questi obbiettivi verrà però portata a termine dal suo successore in arrivo ad inizio 2019 che, conferma Marchionne, sarà una figura interna. L’attuale AD dovrebbe rimanere all’interno di Exor e sicuramente di Ferrari, dove dice “ha bisogno di finire ciò che ha iniziato” cioè la trasformazione del marchio in un brand di lusso.
Il numero uno di FCA ha infine parlato del futuro del mercato dell’auto, alle porte di una rivoluzione nel modo in cui i veicoli sono alimentati, guidati ed acquistati. Secondo il manager già nel 2025 meno della metà delle auto vendute saranno alimentate a combustibile, perciò i player del settore hanno meno di 10 anni per adattarsi a tale rivoluzione.
La via giusta da seguire non è quella della competizione con la Silicon Valley, ma identificare le soluzioni migliori provenienti dal mondo della tecnologia e ridurre l’esposizione a prodotti non facili da difendere. L’industria si dividerà infatti in segmenti e solo i “premium brand” riusciranno a reggere l’assalto di competitor come Tesla o Waymo, mentre le più comuni passenger car, come per esempio Fiat, saranno più vulnerabili al cambiamento.
Gli sforzi fatti in questo senso da FCA, secondo Marchionne, non sono stati sufficientemente apprezzati dal mercato, quando nella realtà la casa italo-americana è ben posizionata nell’adattarsi a questa nuova era dell’automobile. Nel 2020 arriverà infatti la versione ibrida della Jeep Wrangler mentre è recente l’alleanza con BMW ed Intel per lo sviluppo di una piattaforma comune per le auto a guida autonoma.