È stata un’altra settimana positiva per l’Indice Ingegneria e Impiantistica, che ha segnato un rialzo del 3,4%, superiore sia al +1,1% dell’EURO STOXX Prodotti e Servizi Industriali che al +2,9% del Ftse Mib.
Ha brillato nella scorsa ottava Danieli (+12,4%), che ha beneficiato della notizia dell’accordo quadro da 5 miliardi fra Italia ed Iran e di una nuova commessa da 50 milioni negli Stati Uniti, a cui è seguito l’upgrade da parte di Kepler Cheuvreux.
La miglior performance è stata perè quella di Astaldi che, nonostante la chiusura debole di venerdì, ha fatto registrare complessivamente un +15,7% nei ultimi cinque giorni di contrattazioni. Rimane positivo quindi l’andamento nel 2018, che sembra potersi ricollegare alle notizie che arrivano da Caracas. L’emissione di 100 milioni di Petros, la cryptovaluta venezuelana in rapporto 1:1 col barile di greggio locale, sarebbe un primo tentativo di ricerca di una soluzione di ristrutturazione del debito nazionale idonea ad aggirare l’embargi imposto al paese dall’amministrazione americana.
Andamento simile nel corso della settimana anche per Fincantieri, che registra nell’ottava un rialzo del 4,1% e l’aggiornamento del massimo storico a 1,52 euro, ma chiude debole venerdì pomeriggio a 1,41 sulle prese di beneficio. Il gruppo è stato giudicato ben posizionato per la fornitura di 20 nuove navi di nuova generazione per la marina americana nel periodo 2020-2030.
Positiva anche Leonardo (+4,3%) che nel corso della settimana ha annunciato due nuovi contratti di fornitura internazionali, riguardanti il sistema di difesa turco e il bando europeo sulla sicurezza marittima OCEAN2020 e passa indenne la notizia del taglio del target price a 13 euro di UBS.
Ottava sopra la parità per l’altra big Prysmian (+1,1%) e per Salini Impregilo (+3,7%).
Negative invece le performance di Ansaldo (-0,7%) e volatile di Trevi in calo del 5,7% dopo la prima settimana molto positiva.